LE REAZIONI
«È una minestra riscaldata», centrosinistra boccia il Piano Monfalcone
I consiglieri di minoranza in Regione Moretti e Bullian criticano l'esito del vertice romano tra il sindaco Cisint e il viceministro Gava.
Quello che due giorni fa è stato annunciato come il "Piano Monfalcone" e che vede coinvolti Comune, governo e Fincantieri, è stato il tema messo al centro dell'incontro a Roma tra il sindaco, Anna Maria Cisint, e la viceministro dell'ambiente Vannia Gava. L'obiettivo è intervenire sulla forza lavoro del cantiere, con la revisione del sistema dei subappalti e un programma di formazione e di incentivazione per l’assunzione di manodopera locale, nonché sulle norme sui ricongiungimenti e il controllo delle presenze temporanee.
Si tratta di un un percorso definito dalla prima cittadina "decisivo per le sorti di Monfalcone", ma che non convince i consiglieri regionali Diego Moretti ed Enrico Bullian. L'intesa, scrivono in una nota congiunta il consigliere dem e quello civico di Patto per l'Autonomia, "per affrontare in maniera permanente il tema della forza lavoro è una minestra riscaldata, visto che non porta nulla di nuovo, quindi nemmeno le risposte alla questione della manodopera straniera, e dal quale la Regione, incredibilmente, è assente".
"Gli stranieri che dovevano diminuire con le giunte comunali a trazione leghista sono in realtà aumentati e il clima sociale si è deteriorato soprattutto a causa dell’ostruzionismo della sindaca Cisint verso qualsiasi forma di collaborazione se non per cogliere le opportunità che ci potrebbero essere, almeno per alleggerire le problematiche che si creano". Per Moretti e Bullian, in sostanza, non c'è nulla di nuovo "se non l'assenza della Regione e della a giunta Fedriga che dovrebbe poter contribuire a fornire un supporto al percorso di inclusione e integrazione di questi migranti economici impiegati nella cantieristica navale, che – ricordano Moretti e Bullian – sono regolari e versano le tasse nel nostro paese".
E ancora, i due consiglieri regionali: "Dalla sindaca Cisint non viene mai indicato come un fattore positivo l’alto tasso di crescita demografica, che renderà Monfalcone una città potenzialmente dinamica ad alta presenza di giovani. Per questo avrebbe senso pensare a servizi formativi mirati, che possano investire su questa occasione unica. Inoltre, non si intravede un’azione mirata alla necessità di modificare profondamente il sistema organizzativo e retributivo del subappalto esistente oggi nella navalmeccanica, rappresentando una vera piaga con lavoratori sottopagati e dunque discriminati. Il silenzio dalla sindaca prosegue infatti sulla necessità di accrescere la formazione dei lavoratori dell'appalto".
Secondo Moretti e Bullian, dietro il patto ci sarebbe la volontà "di ostacolare il ricongiungimento familiare degli stranieri regolari extracomunitari. Peccato che da una parte si criticano i richiedenti asilo politico perché sono prevalentemente uomini soli, dall’altra non si vorrebbe permettere il ricongiungimento delle famiglie originarie del Bangladesh, nonostante la retorica sulla famiglia come elemento fondante della società, di cui è intrisa la becera propaganda leghista".
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