Martina attende la nuova giunta a Gorizia, «non più di otto assessori»

Martina attende la nuova giunta a Gorizia, «non più di otto assessori»

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Martina attende la nuova giunta a Gorizia, «non più di otto assessori»

Di Redazione • Pubblicato il 06 Lug 2022
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I dubbi su nomi e deleghe nella nuova squadra, «politica dia esempio virtuoso».

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Il pressing per conoscere la nuova giunta comunale arriva anche dai banchi dell'opposizione. A chiedere conto è il gruppo civico Insieme per Gorizia-Gorizia Liberale, evidenziando come la formazione "speri che alla logica dei partiti vengano anteposte le necessità della città e invita il riconfermato primo cittadino a valutare con attenzione i reali bisogni della città". A partire dallo “squilibrio economico registrato dalla società pubblica che gestisce la raccolta dei rifiuti”, dopo il mancato aumento della Tari.

Piearpaolo Martina rileva che “la scelta non si presenta semplice anche per la significativa consistenza dell’importo da trovare nelle pieghe del bilancio cittadini. Qualora la nuova giunta intendesse riproporre un aumento della tassazione a carico delle famiglie e delle imprese, il nostro gruppo fin da ora anticipa l’intendimento di stimolare un uso attento e scrupoloso delle risorse pubbliche nella convinzione che –prima di chiedere nuovi sacrifici ai cittadini– la politica debba dare l’esempio virtuoso di rinunciare essa per prima a qualcosa”

Per il centrista, “troppi paiono gli appetiti da soddisfare e concordando con la posizione espressa recentemente dall’onorevole Pettarin, il gruppo conviene sul fatto che sarebbe opportuno evitare di avere una maxi giunta solo per accontentare le diverse liste. Un tanto per non ingessare ulteriormente la spesa strutturale e per contribuire, attraverso i possibili risparmi di spesa, al reperimento di almeno una parte delle risorse che altrimenti è facile pensare che verranno poste a carico dei cittadini già troppo vessati da bollette astronomiche dovute ai rincari energetici”.

“Si sente parlare molto di incarichi e quote di partito - continua Martina - ma il grande assente di questi giorni, almeno sulla stampa, è il contenuto di queste nomine. Si fanno nomi e cognomi alle quali si accosta solo il termine generico di “assessore” mai accompagnato dalle deleghe che sarebbero attribuite”. A fargli eco anche Giulia Roldo, tra i tre consiglieri eletti nella lista in Aula: “Confidiamo che il sindaco scelga -come i suoi predecessori- di fare una giunta da non più di otto assessori, numero sicuramente sufficiente come lo è stato in passato”.

Un numero che basterebbe, per la formazione, a “rispondere alle esigenze di una città come Gorizia, che contava otto assessori anche quando la popolazione aveva quasi 10mila abitanti in più. Auspichiamo inoltre che si possa emulare quanto fatto a Monfalcone, ad esempio, dove malgrado le numerose preferenze di alcuni eletti, il criterio usato per la giunta è stato quello delle effettive conoscenze e capacità delle persone schierate, ricorrendo piuttosto alla figura dei consiglieri delegati”. Da qui, il dubbio su chi verrà posto alla cultura.

Roldo ricorda “che noi avevamo proposto di istituire un assessorato specificamente dedicato a GO!2025, considerate le competenze e le energie da dedicare a questo obiettivo. Siamo consapevoli degli equilibri politici su cui si reggono le coalizioni, ma crediamo fermamente che se dovessero esserci dei ‘mal di pancia’ da parte di alcune persone della maggioranza in seguito a tali scelte, sarebbe solo la conferma che di queste persone sarebbe meglio fare a meno perché motivate meramente da ambizioni personali” conclude la nota.

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