Lupi e Tondo rilanciano il sì ai 5 referendum, «confermiamo Ziberna»

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Lupi e Tondo rilanciano il sì ai 5 referendum, «confermiamo Ziberna»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 07 Giu 2022
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L'ex governatore chiude la vicenda Sarkar, frecciatina alla Lega: «Sui referendum è sparita».

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Renzo Tondo interviene sul caso Sarkar: “La nostra è una storia riformista, l’integrazione è nella nostra cultura”. La replica arriva anche a Gorizia, a margine dell’appuntamento di ieri mattina nella sede elettorale di corso Italia, evidenziando che "ci è stato segnalato dall'ambasciatore del Bangladesh in Italia e da 20 anni opera in Italia. Ha commesso un errore e ha invitato ora a votare altri. Finisce qui". Non si è però ancora discusso cosa fare qualora venisse effettivamente eletto. Nel frattempo, Noi con l'Italia ha incontrato gli elettori per sostenere il sindaco uscente Rodolfo Ziberna.

Occasione anche per parlare dei 5 referendum del 12 giugno, non mancando di tirare qualche frecciatina alla Lega. La stessa proponente dei quesiti “è sparita”, ha commentato l’ex presidente della Regione, “io ho partecipato alla raccolta firme ai loro banchetti. Nemmeno Salvini ne parla tanto”. In ogni caso, al netto delle vicende del candidato consigliere a Monfalcone - su cui è intervenuto anche il presidente Maurizio Lupi, sia nella città bisiaca che a Gorizia - il partito fuoriuscito da Forza Italia ha elencato i motivi a favore dei referendum. A partire dalla modifica della legge Severino, “fatta retroattiva per colpire Berlusconi”.

“Chiediamo la presunzione di innocenze fino al terzo grado di giudizio” ha rimarcato Tondo, puntando così a togliere l’ineleggibilità per chi ha subito una condanna anche in primo grado. No anche al sistema delle “porte girevoli”, ossia l’alternanza della corriere tra magistrati e Pm: “I giudici devono decidere se fare gli inquirenti o i difensori”. C’è poi la riforma del Consiglio superiore della magistratura, togliendo l’obbligo delle 25 firme da presentare per potersi candidare e, di conseguenza, anche il ruolo delle correnti.

C’è poi il tema del giudizio sui magistrati, altro elemento sottoposto alla decisione degli elettori. Domande che sono “una battaglia di civiltà - ha aggiunto Tondo - che riguarda tutti”. Arrivato in ritardo a causa di un incidente in autostrada, Lupi ha quindi rimarcato la posizione della sua formazione al fianco dell’amministrazione uscente - in particolare con la capolista e attuale assessore Arianna Bellan - e l’impegno verso la Capitale europea della cultura 2025. “La sfida più importante” è stata definita dall’ex ministro dei Trasporti.

Dal canto suo, il primo cittadino ricandidato ha ricordato come Noi con l’Italia sia stata la prima realtà a sostenerlo apertamente in vista del 12 giugno. “Per qualcuno - ha poi rilevato, puntando il dito verso gli avversari - basta battere i pugni sul tavolo a Bruxelles per ottenere la stessa fiscalità della Slovenia. C’è poi chi dice di voler chiudere i cantieri in città, ma il principale è per rimuovere le tubature in amianto e intervenire sul 40% di strade comunali”. Dopo l’evento in sede, Lupi ha quindi preso parte al coordinamento regionale del partito.

Sul fronte infrastrutture, il parlamentare è intervenuto anche in un incontro sul futuro dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, evidenziando che “le infrastrutture insieme alla cultura e l’istruzione sono sempre una grande opportunità per collegare le persone. Importante anche la capacità di guardare avanti, investendo un piano sinergico tra infrastrutture, tra treni aerei e porti, mettendo in collegamento persone merci su aree diverse”. Se Ronchi è più vicina a sei capitali europee rispetto a Roma, “ci siamo accorti che in questo periodo la logistica è fuori dubbio essenziale”.

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