I dati
La lotta all’evasione a Gorizia: il trattamento dei pagamenti come strumento di contrasto all’illegalità
Nel nostro Paese l’introduzione della fatturazione elettronica ha comunque già mostrato risultati positivi, con un aumento del gettito IVA di circa 4 miliardi di euro sin dal suo primo anno.
Tra le varie città che si trovano al centro dell’imponente e importa sfida nazionale della lotta all’evasione fiscale, Gorizia è certamente una tra le più importanti. Il Friuli Venezia Giulia, di fatto, favorisce in tal senso questa battaglia, poiché tra le Regioni italiane risulta essere una di quella con i tassi di evasione inferiori rispetto ad altre aree del Paese. Tuttavia, il problema resta significativo e questo tema desta comunque preoccupazioni. Secondo la CGIA di Mestre, per esempio, per ogni 100 euro di gettito fiscale almeno 11 non vengono incassati.
I pagamenti elettronici come strategia nazionale contro l’evasione
Sotto il profilo nazionale, l’attuale Governo ha adottato svariate misure per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici, riconoscendo la loro efficacia in quanto strumenti propedeutici al contrasto dell’evasione fiscale. Per esempio, tramite la Legge di Bilancio 2025 sono state introdotte norme che mirano a rendere impossibile l'accettazione di pagamenti elettronici privi del relativo scontrino fiscale. Di conseguenza, l’obiettivo preposto sarà raggiunto tramite l’integrazione di dispositivi POS o registratori telematici, andando quindi a garantire una transazione elettronica registrata e comunicata all’Agenzia delle Entrate.
Tale misura rappresenta senza dubbio un passo significativo verso la trasparenza fiscale, anche perché i pagamenti elettronici lasciano tracce facilmente verificabili, a differenza dell’utilizzo di contanti, i quali possono sfuggire a un controllo. Il chiaro e cristallino obiettivo è quello di ridurre al minimo le possibilità di evasione, promuovendo quindi una cultura della legalità e della responsabilità.
D’altronde, l’importanza della tracciabilità si può già definire importante e visibile in settori in cui il pagamento elettronico è la norma, come quelli del commercio online o dei portali di intrattenimento, oltre che le piattaforme di gioco come i casinò PayPal che utilizzano tali specifici strumenti. Queste strutture dimostrano come l’uso di soluzioni digitali sia in grado di rendere le operazioni trasparenti sia per i clienti che per le autorità.
L’impatto previsto dalle nuove misure
Le stime governative, nonostante questi nuovi provvedimenti, indicano però che il recupero del gettito fiscale sarà limitato. Nel 2026, per esempio, si prevede un incremento di entrate tributarie di circa 50 milioni di euro, mentre nel 2027 la cifra salirà a 76,25 milioni. Il fatto è che, però, l’evasione fiscale totale stimata in Italia al momento è ancora superiore ai 70 miliardi di euro.
Oltre a questo, le misure attuali non prevedono significativi e netti incentivi per i consumatori e non sembrano affrontare in maniera decisiva il problema delle commissioni sui pagamenti online, che spesso possono scoraggiare gli esercenti dall’adottare strumenti tecnologici. Il tutto nonostante l’introduzione dei crediti d’imposta e dei protocolli di intesa, atti a mitigare i costi.
La situazione di Gorizia
Di certo, in ogni caso, Gorizia rappresenta un contesto favorevole per l’adozione dei pagamenti tracciabili. La città infatti palesa caratteristiche socio-economiche che la rendono particolarmente adatta all’attuazione e all’adozione dei pagamenti elettronici. Dati ISTAT spiegano quanto la provincia abbia un’elevata incidenza di adulti con diploma e laurea (61,7%), oltre che un tasso di occupazione del 46,2%. Tutti indicatori che sembrano suggerire una maggiore prontezza nell’innovazione tecnologica.
Anche la vicinanza geografica e culturale con la Slovenia - Paese in cui l’utilizzo dei pagamenti elettronici risulta molto diffuso - sta favorendo un’apertura mentale in tal senso e, di conseguenza, una maggiore predisposizione a implementare anche progetti pilota e campagne di sensibilizzazione sulla legalità fiscale.
Nel nostro Paese l’introduzione della fatturazione elettronica ha comunque già mostrato risultati positivi, con un aumento del gettito IVA di circa 4 miliardi di euro sin dal suo primo anno. Un esempio del fatto che la digitalizzazione dei pagamento possa risultare uno strumento potente per migliorare la compliance fiscale e combattere l’evasione.
Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione
















