Lavori, scuole e comunità islamica a Monfalcone: Morsolin ribatte a Cisint

Lavori, scuole e comunità islamica a Monfalcone: Morsolin ribatte a Cisint

IL PUNTO

Lavori, scuole e comunità islamica a Monfalcone: Morsolin ribatte a Cisint

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 09 Gen 2024
Copertina per Lavori, scuole e comunità islamica a Monfalcone: Morsolin ribatte a Cisint

L'esponente di minoranza attacca la sindaca Cisint muovendo critiche su vari temi come opere pubbliche, scuole, Fincantieri e comunità musulmana.

Condividi
Tempo di lettura

La capogruppo de La Sinistra per Monfalcone, Cristiana Morsolin non ha digerito i temi trattati e i risultati dichiarati nella conferenza stampa di fine anno dal sindaco Anna Maria Cisint. Intende “smontare” quindi punto per punto quelle che ha definito le annunciate “grandi imprese della destra cittadina”. Lo fa partendo da alcune precisazioni sulle dichiarazioni fatte dal primo cittadino rispetto alle opere pubbliche. Su Casa Mazzoli – l’immobile di pregio della città – Morsolin specifica che è stato acquistata dal centrosinistra negli anni Novanta, ai tempi della riqualificazione del rione di Panzano.

Dopo aver specificato che è restato inutilizzato per oltre 20 anni e che sono stati impiegati dall’attuale amministrazione cittadina 3 milioni di euro per la sua riqualificazione, la consigliera di opposizione contesta l’attuale modalità di assegnazione degli alloggi che definisce “un grandissimo flop”. Il bando istituito escluderebbe chi ha un reddito Irpef inferiore a 25mila euro. Attualmente risulta siano sette gli assegnatari sui 19 alloggi disponibili.

“In città – afferma Morsolin – sono 640 le domande di abbattimento dei canoni di affitto presentate al Comune. Sono 12 gli alloggi vuoti e questo è il frutto di una scelta non in linea con i criteri di reddito che caratterizzano la città”. Passando alle scuole dell’infanzia, l’esponente de La Sinistra afferma: “Non si tratta di poter contare su più posti a disposizione nelle scuole, ma queste sono state ristrutturate con fondi stanziati dagli amministratori precedenti. Attualmente le classi di alcune scuole sono ospitate in altre sedi”.

Continuano poi le critiche sulla riqualificazione del centro storico. “Sono stati spesi 5,5 milioni di euro con i soldi dei cittadini contribuenti – specifica Morsolin – la piazza è uguale a prima, senza alberi e senza panchine. Sono stati buttati via soldi pubblici”. Non è d’accordo nemmeno sulla riqualificazione del Centro visite di Pietrarossa “pensato, organizzato e ristrutturato dal centrosinistra e di fatto, non sappiamo quali siano i risultati”. Osservazioni sono arrivate anche sulle iniziative culturali organizzate in città. “Si acquistano pacchetti di mostre dai Musei Civici di Venezia – continua la consigliera – proposte valide, ma bisogna promuovere anche artisti locali, giovani e con un respiro internazionale”.

Definito inoltre “inaugurato da questa amministrazione per una serie di circostanze” il Museo Medievale. Su strade e marciapiedi costati 15 milioni di euro: “L’attuale amministrazione ha beneficiato di circa 10 milioni di euro in più ad ogni anno di bilancio di mandato senza vincolo del Patto di Stabilità, un aspetto di non poco conto” così Morsolin. Un “grazie a quelli di prima” va detto – sempre secondo l’esponente di minoranza – per il raddoppio della casa di riposo, le migliorie al Centro giovani, al Centro anziani e il rilancio di Marina Julia, quest’ultimo “grazie all’assessore ai lavori pubblici Bou Konate che si è occupato dell’arrivo della fognatura, il conseguente miglioramento della balneabilità e del ripensamento dell’ingresso alla località”.

E ancora: “non si capisce il motivo del rifacimento della scalinata di accesso alla spiaggia”. Morsolin non è convinta nemmeno del tavolo permanente con e per Fincantieri e dello stop al carbone “che sarebbe comunque cessato nel 2022”. Infine, sul consumo del suolo e delle moschee in città: “Non abbiamo chiesto nessuna costruzione di alcuna moschea, ma la risoluzione amministrativa del caso per poter permettere di utilizzare i centri che le comunità musulmane hanno acquistato ma che sono stati chiusi utilizzando dei cavilli urbanistici”.

“Cisint la smetta sul tema della legalità, qui le regole sono rispettate e nessuno istiga all’illegalità. C’è un contenzioso in atto al quale, nel caso avesse torto, dovrà rispondere anche lei. Sul consumo di suolo, si avrà, grazie a questa maggioranza, la costruzione di un nuovo polo scolastico su via Grado che sarà portato fuori dal centro che subità ulteriori conseguenze rispetto al suo svuotamento” così Morsolin in chiusura.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione