Il premier Janša vola a Nova Gorica, investimenti e progetti per la Goriška

Giornata di incontri tra governo, sindaci e realtà locali. Promessi nuovi investimenti, le richieste avanzate.

Non è stata una visita avara di frutti, quella che ha portato ieri a Nova Gorica il primo ministro della Slovenia, Janez Janša. Una vera e propria spedizione di governo, tutta in giornata, che ha visto coinvolto l’intero governo con incontri e vertici nelle diverse località della Goriška. Sul tavolo, molti dossier sullo sviluppo non solo della futura Capitale europea della cultura, ma di tutto il territorio circostante, che partono dagli oltre 6 milioni di euro stanziati da Lubiana nel 2020 per 13 municipalità. Diversi gli accordi firmati e molte altre idee sono state illustrate.

Tra queste, anche il progetto portato avanti dal sindaco Klemen Miklavič di una zona economica transfrontaliera, spiegato dallo stesso al capo dell’esecutivo. La sintesi della lunga giornata è stata delineata al Teatro Nazionale Sloveno (Slovensko narodno gledališče, SNG), nel corso di una lunga tribuna pubblica a cui hanno preso parte i ministri, le amministrazioni locali ed esponenti del mondo economico, sociale e culturale. Qui, sono state soprattutto le realtà imprenditoriali a chiedere un’attenzione particolare, visto il gap ancora presente con altre imprese nel resto del Paese.

L’attenzione si è concertata inevitabilmente anche sul tema sanitario, che rischia di condizionare ulteriormente i prossimi mesi. La media del tasso di vaccinazioni regionale, infatti, è ancora sotto il 60%, con la stessa Nova Gorica che ha superato di poco metà dei propri abitanti che hanno completato il ciclo vaccinale, per un totale di 26.459 persone. Chi registra il dato migliore è quindi Vipava, che arriva al 63%, seguita da Idria (62,3%) e Aidussina (59,8%). L’aumento dei contagi, però, è pressante, tanto che sarà riaperto un reparto di terapia intensiva all’ospedale di Šempeter.

Si allenta invece l’ipotesi di tornare a chiudere il confine per affrontare la pandemia, come spiegato dal ministro dell’Interno, Aleš Hojs, su richiesta degli stessi sindaci. Dal mondo delle realtà di supporto agli anziani, in primis case di riposo, è arrivato anche l’allarme per il poco personale a disposizione. Lo stesso Hojs ha visitato anche il Soča Park di Salcano, con il primo cittadino che ha illustrato i lavori e gli obiettivi in programma. Qui, era attesa anche l’assessore del Friuli Venezia Giulia alle Finanze, Barbara Zilli, per parlare di immigrazione.

Vertice poi slittato, mentre il tour dei diversi esponenti è proseguito in diverse località. In serata, il mondo produttivo ha preso la parola anche per chiedere minor burocrazia, come fatto presente dall’amministratore delegato della Salonit Anhovo di Canale, Julijan Fortunat. Si è poi parlato di finanziamenti al mondo dell’istruzione, a partire dalle scuole di base fino al finanziamento pubblico dell’università cittadina. È stato poi confermata la volontà di costruire una casa per anziani a Bovec, una tangenziale a Tolmino, e una nuova stazione di polizia ad Aidussina.

Sui prossimi interventi chiesti a Lubiana, Nova Gorica ha fatto presente anche tre questioni: Il Centro ricerca sulle tecnologie verdi, lo sviluppo del Centro di educazione interimprenditoriale presso il polo scolastico e il progetto del Book Center che dovrà trovare sede nella rinnovata Delpinova ulica. Dal canto suo, la ministra all’Istruzione Simona Kustec, ha rassicurato che, nonostante il basso tasso di natalità regionale, non saranno chiuse alcune sedi, indipendentemente dal numero in calo di studenti. Delineato poi il progetto di un nuovo studentato, vista la carenza di alloggi.

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