Ira degli studenti sul ritorno in classe, scatta lo sciopero a Gorizia

Ira degli studenti sul ritorno in classe, scatta lo sciopero a Gorizia

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Ira degli studenti sul ritorno in classe, scatta lo sciopero a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 11 Ott 2021
Copertina per Ira degli studenti sul ritorno in classe, scatta lo sciopero a Gorizia

Mobilitazione di studenti contro il governo Draghi. Le richieste di più sicurezza in aula.

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Sono scesi in strada per protestare contro le ultime decisioni del governo sulla scuola. Questa mattina, anche a Gorizia alcuni studenti hanno preso parte allo sciopero nazionale indetto da diverse sigle sindacali. Al centro della mobilitazione, la richiesta di un rientro in sicurezza e l’opposizione ai nuovi piani di riforma presenti nel Pnrr. Il dito è puntato contro il governo Draghi per il sovraffollamento nelle classi e nei pullman, il costo di libri e trasporti, la crescente "aziendalizzazione" della scuola pubblica e l'alternanza scuola-lavoro, definita "sfruttamento".

"Poco o nulla è stato fatto per garantire un rientro a scuola in sicurezza - dichiara la locale sezione del Fronte della gioventù comunista in una nota, tra le organizzazioni promotrici della protesta - l’anno scorso sono stati circa 216mila gli studenti contagiati e più di 1,4 milioni quelli messi in quarantena. Il ministro dell’istruzione Bianchi dice che non esistono le classi pollaio, ma la realtà che viviamo a scuola è diversa. Non basta qualche briciola in più per cancellare miliardi di tagli alla scuola".

"Oggi scioperiamo - prosegue - con i lavoratori, perché non vogliamo un futuro di precarietà e sfruttamento. Le aziende che licenziano e impongono contratti con salari da fame sono le stesse per cui milioni di studenti lavorano gratis in alternanza. Il governo Draghi con il Pnrr vuole rafforzare il modello della scuola-azienda, dove ci insegnano ad essere futuri schiavi. Infatti il PNRR prevede la creazione di stretti legami tra scuole e aziende, una riforma peggiorativa negli istituti tecnici e professionali, tutto a vantaggio dei padroni e non degli studenti. Noi non ci stiamo".

Gli studenti in sciopero chiedono “classi da 15 persone per garantire la salute e la qualità della didattica, assunzioni e stabilizzazioni dei docenti, un piano per un trasporto pubblico efficiente e gratuito, per contrastare il pericolo di contagio nelle scuole”. La sezione conclude che "oggi è solo l’inizio. Questo governo non rappresenta gli interessi di studenti e lavoratori. Non saremo noi a pagare il costo della crisi". Nella mattinata sono stati consegnati anche volantini sulla manifestazione all'estero di alcuni istituti cittadini, per poi passare al sit-in in parco della Rimembranza.

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