Indagine di Format Research su giovani e lavoro in Fvg: un lavoratore su tre è under 35, il nodo delle assunzioni

Indagine di Format Research su giovani e lavoro in Fvg: un lavoratore su tre è under 35, il nodo delle assunzioni

A VILLA RUSSIZ

Indagine di Format Research su giovani e lavoro in Fvg: un lavoratore su tre è under 35, il nodo delle assunzioni

Di Francesca Diviacchi • Pubblicato il 01 Apr 2025
Copertina per Indagine di Format Research su giovani e lavoro in Fvg: un lavoratore su tre è under 35, il nodo delle assunzioni

I dati illustrati stamattina a Capriva rivelano le difficoltà aziendali nel trovare giovani lavoratori qualificati. Le aspettative delle nuove generazioni su retribuzioni e formazione.

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L’occupazione giovanile in Italia è tra le più basse in Europa, con una riduzione di due milioni di lavoratori tra i 15 e i 35 anni negli ultimi 20 anni. Partendo da questo dato, Pierluigi Ascani, direttore scientifico di Format Research, ha avviato un’indagine approfondita sul lavoro dei giovani under 35 nel settore terziario, i cui risultati sono stati presentati questa mattina, martedì primo aprile, a Villa Russiz a Capriva del Friuli. All’incontro hanno partecipato anche l’Assessore alle attività produttive e al turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bini, il presidente di Confcommercio Fvg, Gianluca Madriz, e i colleghi Fabio Pillon e Antonio Paoletti.

La presentazione, condotta dal direttore Ascani ha rivelato alcuni dati significativi provenienti da un’indagine condotta su imprese e giovani della regione effettuata nel febbraio di quest’anno. Un’analisi che ha avuto come obiettivo quello di comprendere le sfide che i giovani affrontano nel mercato del lavoro ma anche le opportunità che la regione può offrire.

I dati sulle imprese
Dai dati illustrati, a seguito di un’analisi su varie imprese, emerge che quasi il 70% delle imprese del commercio e del turismo del Friuli Venezia Giulia occupano giovani under 35 che, in media, costituiscono il 36% del totale dell’organico dell’impresa. «Abbiamo chiesto alle imprese del terziario se negli ultimi tre anni avessero avuto difficoltà nel cercare lavoratori giovani e il 57,4% ha risposto di sì – spiega Ascani – il 48% dei posti di lavoro offerti in media è rimasto vacante, mentre solo il 30% delle imprese sono riuscita ad assumere tutti i giovani dei quali avevano bisogno».

La ragioni dell’interessamento ad assumere i giovani riguardano il bisogno di disporre di collaboratori in grado di adattarsi a orari e ritmi di lavoro flessibile, con la necessità di dare vita ad un ambiente di lavoro che coinvolga più generazioni e con l’entusiasmo del quale i giovani tipicamente sono portatori. Questo interessamento si scontra però con le difficoltà da parte delle imprese nell’assunzione dei giovani in quanto mancanti di competenze adeguate, esperienza seppur minima e ruoli e mansioni non ritenute attrattive.

Focus sui giovani
Se da un lato le imprese evidenziano la difficoltà nel trovare giovani adeguati, dall’altro emergono le aspettative e le richieste dei giovani stessi. L’indagine ha coinvolto circa 400 giovani occupati e non, dai 18-35 anni, per comprendere meglio le loro preferenze lavorative. I risultati hanno mostrato come i giovani desiderano maggiore equilibrio tra vita privata e lavoro, tempo libero e meno stress. Dal loro punto di vista le aziende trovano difficoltà ad assumere per varie cause tra cui la richiesta di esperienze lavorative difficili da possedere, l’offerta di retribuzioni insufficienti e la presenza di contratti inadeguati.

Dall’approfondimento risulta che il 59% dei giovani che lavorano in regione ha pensato almeno una volta di cambiare lavoro. Di questa realtà, l’85,4% cercherebbe comunque un nuovo lavoro sempre in Friuli mentre il 7,3% in altre regioni italiane. Una percentuale analoga all’estero e le motivazioni principali derivano dalla possibilità di uno stipendio maggiore, la possibilità di trovare qualcosa di più stimolante e meno stressante.

Per giovani che non hanno ancora un impego o sono studenti le considerazioni finali vedono come il 68% vorrebbe trovare lavoro in Friuli, ben il 27,3% all’estero e il 4,5% in altre regioni italiane e i fattori che incidono sulla scelta sono le prospettive di lavoro, l’autonomia, la responsabilità, l’ambiente di valoro e la possibilità di crescita personale.

«Cosa fare per favorire l’attrattività dei giovani under 35? - continua Ascani - proprio secondo i giovani, bisognerebbe dedicare più campagne di valorizzazione delle opportunità di lavoro del Friuli, ricorrendo ai social media per la creazione di piattaforme on-line per condividere le informazioni e le offerte di lavoro». Gli enti preposti, inoltre, propongono degli incentivi alle imprese che assumono i giovani, l’incremento di programmi di formazione mirati e il miglioramento di quelli già esistenti.

Al termine della presentazione di Ascani, l’assessore regionale Bini ha sottolineato l’importanza della necessità di un cambiamento di mentalità nei confronti dei giovani e delle imprese giovanili in Italia. «In un Paese sempre più vecchio, è importante dare spazio e fiducia ai giovani – sono le parole di Bini - permettendo loro di sbagliare e imparare, senza il timore di fallire». «Solo così si potrà costruire un futuro in cui i giovani possano davvero avere un ruolo centrale e realizzare i loro sogni» così Bini in chiusura.

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