Monfalcone, Del Bello: «Migranti chiamati dalla sinistra? Falso, ecco i numeri»

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Monfalcone, Del Bello: «Migranti chiamati dalla sinistra? Falso, ecco i numeri»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 26 Lug 2023
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Il dem replica alle affermazioni del sindaco Cisint sulla questione migratoria in città, «con governo di destra arrivati in Italia finora 83.400 migranti».

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Dopo le recenti affermazioni del sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, che ha criticato la gestione del fenomeno migratorio in città imputando ancora una volta le responsabilità alle giunte di centrosinistra di Gianfranco Pizzolitto e Silvia Altran, a ritornare sulla questione è il responsabile per le politiche migratorie del Pd cittadino, Fabio Del Bello. Il dem interviene spiegando quali sono le responsabilità storiche e attuali collegate al fenomeno, facendo pure riferimento alla recentissima legge regionale numero 9 del 2023 sull'immigrazione.

“Sono anni che dalla destra locale e dalla maggioranza che amministra questo complicato Comune si afferma che gli immigrati sono stati chiamati dalla sinistra, in pratica dai sindaci Altran e Pizzolitto – afferma Del Bello – Intendo quindi smentire questo falso storico con argomentazioni numeriche inconfutabili, proposte da parte della segreteria comunale del Pd”. Nel suo intervento, l’ex consigliere provinciale fa anche riferimento ad un sistema di malgoverno generalizzato a livello nazionale, dovuto appunto all’assenza di politiche migratorie ben fondate su scala nazionale e regionale per poi mettere in fila alcuni dati secondo lui incontestabili.

“Venti anni fa – ricorda Del Bello - a latere dell’approvazione della legge Bossi-Fini tuttora in vigore, ci fu la più grande regolarizzazione di massa nella storia della immigrazione straniera in Italia, di oltre 630mila stranieri, più volte definita come la grande regolarizzazione del 2002, di cui l’artefice fu l’allora governo di centrodestra”. Venti anni dopo, e proprio nel corrente mese di luglio, è arrivato il nuovo “Decreto Flussi” voluto dal governo di destra guidato dal presidente Giorgia Meloni. “Non ci sono precedenti – rileva il dem - in quanto negli ultimi quindici anni nessun governo aveva previsto tanti ingressi record ovvero 500mila posti in tre anni, ai 452mila posti dal 2023 al 2025".

A questi "si aggiungono subito altri 40mila ad integrazione del decreto approvato a gennaio per l’anno in corso. Quindi si parla del doppio rispetto all’ultimo, il triplo sulla media degli ultimi dieci anni”. Del Bello commenta questi provvedimenti avvolti in una “stupefacente cortina di silenzio” come è avvenuto anche a livello regionale con l’approvazione della legge regionale 9 del 3 marzo 2023, che parla di un sistema integrato di interventi in materia di immigrazione. Il testo del provvedimento regionale parla di prevenzione e contrasto della radicalizzazione, di interventi in ambito lavorativo, di parità dei diritti fra donne e uomini, di valorizzazione del pluralismo culturale, linguistico e storico, di istruzione e formazione, nonché contiene riferimenti alla tutela dei minori stranieri non accompagnati.

Inoltre la legge regolamenta la promozione di azioni volte a favorire le attività di controllo, la collaborazione nel contrasto dell’immigrazione irregolare, il rientro e reinserimento nei Paesi di origine, gli interventi contro la tratta, il fenomeno del grave sfruttamento, la violenza e la riduzione in schiavitù. “Nel frattempo – osserva ancora Del Bello – con il governo di destra sono arrivati in Italia finora 83.400 migranti. Nel 2022, con l’esecutivo Draghi la cifra era di 34mila e 200 persone".

"Infine, la stessa musica si ripete come è oramai noto a tutti per i numeri oggettivamente inconfutabili a Monfalcone, dove il numero di stranieri ammontava al 12% della popolazione nel 2016, ma è più che raddoppiato nel quinquennio amministrativo di destra arrivando al 30%. Per questo è ora di finirla, se la sinistra deve imparare a replicare la destra, si assuma tutte le sue pesantissime responsabilità in una materia in cui non sa governare ma sa urlare come fa la premier Meloni” così in conclusione Del Bello.

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