I vantaggi economici di vivere al confine

I vantaggi economici di vivere al confine

Il caso

I vantaggi economici di vivere al confine

Di Redazione • Pubblicato il 30 Set 2024
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Abitare al confine consente di muoversi agilmente tra due sistemi economici, sfruttando le differenze normative, fiscali e tariffarie di due paesi appartenenti all’Unione Europea ma profondamente diversi.

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Spostarsi di qualche chilometro può significare un cambio radicale nella quotidianità. A Gorizia, città friulana a ridosso della Slovenia, questa realtà assume contorni particolarmente evidenti. I confini qui non segnano nette separazioni, ma diventano ponti: luoghi di passaggio, confronto e, non da ultimo, di opportunità economiche. Ogni giorno, centinaia di residenti approfittano della vicinanza con Nova Gorica, il centro sloveno con cui Gorizia condivide un’area urbana sempre più integrata, per accedere a servizi, negozi e occasioni lavorative spesso più vantaggiose. Oltre allo shopping o agli impegni professionali, non mancano le opportunità di svago: tra le mete più conosciute figura il celebre casinò locale, facilmente raggiungibile anche a piedi dal centro italiano. Negli ultimi anni, però, l’intrattenimento ha assunto forme nuove, con piattaforme digitali che consentono di vivere esperienze simili anche da casa.

Parallelamente, anche sul piano digitale non mancano occasioni di intrattenimento, con piattaforme che riflettono la stessa apertura e curiosità tipiche della zona di confine. Tra queste, alcune includono anche sezioni dedicate ai migliori casino crypto per giocare online, segno di come l’evoluzione tecnologica stia affiancando alle esperienze tradizionali nuove forme di svago accessibili da casa.

Ma le occasioni non si esauriscono con l’intrattenimento. Abitare al confine consente di muoversi agilmente tra due sistemi economici, sfruttando le differenze normative, fiscali e tariffarie di due paesi appartenenti all’Unione Europea ma profondamente diversi.

Tra i principali vantaggi per i residenti di Gorizia vi è senza dubbio la possibilità di accedere a beni e servizi sloveni a prezzi competitivi. Questo vale per molte categorie: carburanti, spese alimentari, prestazioni odontoiatriche, oculistiche e persino assicurazioni auto. La differenza di aliquote IVA, unita a minori costi della manodopera in Slovenia, crea un delta economico che i cittadini goriziani hanno imparato a sfruttare con intelligenza.

L’area di confine tra Italia e Slovenia presenta un mercato del lavoro in espansione, dove le competenze linguistiche e culturali diventano un valore aggiunto. Molti cittadini di Gorizia lavorano oltre confine, soprattutto nei settori del turismo, dell’ospitalità e dei servizi. Contrariamente a ciò che accade in altri territori, dove i confini sono barriere, qui essi rappresentano occasioni.

Anche le aziende italiane guardano con interesse al mercato sloveno, considerando gli incentivi alle imprese e la burocrazia più snella di Nova Gorica. Alcuni imprenditori triestini e goriziani hanno avviato attività commerciali nella vicina Slovenia, sfruttando il regime fiscale agevolato e il costo ridotto delle licenze. In numerosi casi, i lavoratori italiani pendolari riescono a ottenere contratti più flessibili e retribuzioni competitive, pur mantenendo la residenza in Italia.

Il bilinguismo, per anni confinato a un ambito scolastico e identitario, diventa così una vera risorsa economica. Parlare correntemente italiano e sloveno, e spesso anche inglese, permette di muoversi con agio in entrambi i paesi, ampliando le possibilità sia di impiego che di crescita professionale.

Un altro aspetto poco considerato ma rilevante è la mobilità. La facilità con cui si può passare da Gorizia a Nova Gorica, anche semplicemente in bicicletta o a piedi, riduce drasticamente i costi del trasporto personale e urbano. Numerose infrastrutture comuni sono state create per favorire connessioni rapide. I due centri condividono stazioni ferroviarie, percorsi ciclabili e servizi intermodali.

Negli ultimi anni, sono nate collaborazioni per realizzare una mobilità sostenibile transfrontaliera. Gli incentivi all’uso della bici elettrica o dei servizi pubblici minori (come navette ecologiche) trovano applicazione concreta proprio grazie alla comunione territoriale.

Dal punto di vista ambientale, questa vicinanza coordinata permette ai residenti di ridurre i tempi e i costi per gli spostamenti quotidiani, abbattendo anche l’impronta ecologica. Nella scelta della sede lavorativa o dei servizi da utilizzare, le persone privilegiano spesso la destinazione più comoda, indipendentemente dal lato della frontiera su cui si trova.

Vivere vicino al confine arricchisce anche sotto il profilo culturale. Gorizia, insieme a Nova Gorica, è candidata a diventare un vero laboratorio di integrazione europea. Festival comuni, programmi scolastici binazionali, manifestazioni artistiche e musicali sono ormai una prassi. Questo scambio continuo contribuisce a una qualità della vita superiore, dove il multiculturalismo non è elemento decorativo, ma condizione quotidiana.

Per le famiglie, la possibilità di accedere a servizi educativi alternativi rappresenta un ulteriore vantaggio. Alcune scuole offrono progetti bilingui, tirocini all’estero, certificazioni linguistiche e percorsi congiunti, in modo da favorire una preparazione orientata a un’Europa senza confini.

Dal punto di vista gastronomico, la coesistenza di identità diverse si riflette anche nell’offerta enogastronomica. Ristoranti, agriturismi e mercati locali propongono una cucina ibrida, capace di raccontare storie attraverso ogni piatto.  

Foto Matej Bizjak.

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