le anticipazioni
Gusti chiama le eccellenze locali, ora stand fino a Nova Gorica

Il sindaco Ziberna annuncia promozione multilingue dell'evento per il 2024 e rileva il rincaro dei prezzi in molti stand: «Impegnato a vigilare».
«Gusti di Frontiera conferma il suo spirito internazionale con partecipanti provenienti da tantissimi Paesi e colloca ancora una volta Gorizia nel cuore dell’Europa». Il sindaco Rodolfo Ziberna ribadisce la soddisfazione per un anno con numeri importanti di visitatori, stimandone oltre 600mila nella quattro giorni, e già guarda avanti alla prossima edizione: «In vista di Go!2025, Gusti di Frontiera si appresta a diventare sempre più portavoce dell’internazionalità della città e della sua anima transfrontaliera».
«Via allora dal prossimo anno ad una comunicazione multilingue - annuncia - allargata ad ogni strumento di informazione al pubblico: oltre a italiano e sloveno, naturalmente il tedesco, l’inglese ma anche ulteriori idiomi tra quelli che popolano il mondo di Gusti. Penseremo a depliant con Qr code in diverse lingue, anche per andare sempre di più verso modalità sostenibili, limitando l’uso della carta e stimolando l’utilizzo delle tecnologie a disposizione ormai di chiunque».
«Lavoreremo anche per ripristinare i momenti di musica dal vivo all’interno del nostro grande villaggio del gusto e per ospitare, come già in passato, i più grandi e rinomati chef del panorama culinario nazionale e internazionale», spiega ancora il primo cittadino. Sul fronte degli stand, c'è stato l’ottimo riscontro registrato dal Parco del Gusto che schiude una nuova luce sullo splendido Parco municipale: «Si è rivelata una location raccolta e confortevole, un ideale punto di sosta per gustare delizie del territorio - tra presidi slow food, Ribolla Gialla di vari produttori, birre artigianali di qualità – un luogo di passeggio e ristoro, prima di ributtarsi nella folla, tra griglie, dolci e piatti esotici», spiega l’assessore ai Grandi eventi, Arianna Bellan.
«Il successo di questo luogo ci spinge a considerare che abbiamo un vero e proprio gioiello nel cuore della città che possiamo pensare di valorizzare di più in futuro, anche per altri eventi». Ziberna non si sottrae a rilevare anche alcuni aspetti meno positivi: «Ci siamo imbattuti anche noi organizzatori quest’anno nel constatare un sensibile aumento dei prezzi da parte dei vari stand: una tendenza generalizzata, evidentemente in linea con un trend diffuso: come amministrazione non possiamo fare nulla di specifico, ma come primo cittadino mi sento impegnato a vigilare ed esortare i nostri amati standisti a rendere questa festa davvero accessibile a tutti».
«Una riflessione in particolare va spesa, poi, per i prodotti di casa nostra – aggiunge ancora - Siamo uno scrigno di eccellenze che raramente si trovano concentrate in un unico territorio. Pensiamo al baccalà di Turriaco, l’asparago di Fossalon, il boreto gradese, il tiramisù di San Pier d’Isonzo, la Gubana goriziana, la “regina” di casa nostra, ovvero la Rosa di Gorizia, ma anche i vini di Oslavia e Cormons, il celebrato prosciutto D'Osvaldo, le varietà di miele autoctono».
«In vista di un momento eccezionale come quello di Capitale europea della Cultura, Gorizia dovrà sfoggiare sempre di più le sue ricchezze, sfoderare tutte le armi del gusto e tutta la sapienza dei produttori del territorio. Già dal 2024 Gusti di Frontiera arriverà anche a Nova Gorica - conclude il sindaco Ziberna - con una prima, significativa presenza che dia concreta continuità ad un territorio che dimostra e realizza il suo essere duplice anima di un'unica, inimitabile porzione d’Europa».
Non può mancare un grande ringraziamento da parte del sindaco «a tutti coloro come standisti, volontari, forze dell’ordine, responsabili della sicurezza, uffici comunali che, a vario titolo, hanno tutti assieme concorso al successo di questa splendida edizione».
Foto Daniele Tibaldi
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