il programma
A Cormons un festival del giornalismo, data zero dedicata all'Ucraina

La direzione artistica affidata a Luana De Francisco, il clou nell'incontro a tre con Biloslavo, Capuozzo e Vučič.
Si intitola “Il mondo fuori” il nuovo festival dedicato al giornalismo e all’informazione che prenderà presto il via a Cormons. La kermesse - ideata dall’amministrazione comunale - è stata illustrata questa mattina nella sala di rappresentanza di Palazzo Locatelli, sottolinenando il punto centrale della data zero: la guerra in Ucraina. Venerdì 19 e sabato 20 maggio, infatti, si alterneranno incontri e performance per raccontare quanto sta accadendo nell’ex repubblica sovietica, con una costante finestra su Go! 2025.
“Il progetto è nato quasi subito dopo le elezioni, con l’assessore Bortolotti - ha spiegato il sindaco, Roberto Felcaro - Abbiamo così ragionato su un evento che avesse un forte impatto con il territorio. È stato un lavoro portato avanti per più di un anno per creare un contenitore che vuole crescere. Ci investiremo molto e sarà declinato di anno in anno”. Il primo cittadino ha quindi rimarcato la volontà di puntare “alla qualità, sarà un punto di partenza importante per altre proposte” con l’auspicio di raccogliere anche altri sostegni.
A nome della Regione, il consigliere Diego Bernardis ha assicurato interesse per i prossimi anni. Nel frattempo, la direzione artistica è stata affidata a Luana De Francisco, giornalista goriziana del Messaggero Veneto, che ha evidenziato come questa sia “un’occasione in più per aprire il nostro territorio per farlo diventare un faro” sul tema dell’informazione e della cultura. Ha quindi voluto ricordare quanto fatto proprio nella cittadina collinare da Renzo Furlano, dapprima con Cormonslibri e successivamente con il festival itinerante Dialoghi.
“Ci muoviamo su un terreno già arato - così la firma della cronaca giudiziaria - con lavoro di Furlano (presidente dell’associazione Culturaglobale, ndr) che ha contribuito e continua ancora a seminare conoscenza. Il nostro obiettivo è stimolare la consapevolezza, Il lavoro è tanto ma siamo appena all’anno zero”. Il perché di dare vita a un festival analogo è stato spiegato dall’assessore alla cultura, Anna Bortolotti: “Ci ho pensato molto e ho capito quanto importante sia parlare di attualità e sul mondo fuori, raccontandolo attraverso diversi punti di vista”.
Ecco quindi l’obiettivo di rimettere al centro il giornalismo “in questa era della disinformazione. Oggi c’è un grande gap tra informazione libera e improvvisazione”. Ha quindi ringraziato Adalberto Buzzin, esploratore cormonese grande conoscitore dell’Est Europa, per i suoi consigli nonché gli uffici comunali per il lavoro svolto. Il calendario ha visto anche la collaborazione del Consorzio Collio vini e della Consulta giovani, con quest’ultima che ha ideato il primo evento: la performance “Le urla del silenzio” in programma alle 20.30.
In sala civica, si esibiranno i ballerini dell’Élever_Contattodanza poco prima dell’inaugurazione ufficiale. Alle 21, l’analista Francesco Casarotto dialogherà con De Francisco sulle origini del conflitto ucraino. Sabato 20 maggio si partirà alle 18 nella corte interna del municipio con lo spettacolo su Bansky e la street art, a cura dell’associazione Adelinquere. Alle 21 sarà la volta della mostra fotografica “Gli occhi della guerra” di Fausto Biloslavo con Margherita Reguitti. Alle 21.30, lo stesso inviato del Giornale sarà protagonista del panel su “Le guerra in Europa”.
Con lui anche Toni Capuozzo e Igor Vučič, moderati dal direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini. Al centro dell’incontro le testimonianze degli ospiti durante i loro reportage in zona di guerra, dall’ex Jugoslavia negli anni Novanta fino all’attuale inferno in Ucraina. Il programma, comunque, potrebbe non essere chiuso qui: “La nostra idea è arricchirlo con sorprese da aggiungere a breve” ha anticipato la direttrice artistica.
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