Ucraina, parla il viaggiatore di Cormons da poco tornato dalla Russia

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Ucraina, parla il viaggiatore di Cormons da poco tornato dalla Russia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 26 Feb 2022
Copertina per Ucraina, parla il viaggiatore di Cormons da poco tornato dalla Russia

L'esploratore tornato da poco dalla Russia: «Sembrava dovesse finire in pochi giorni».

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È tornato a casa quando la polveriera stava ormai per scoppiare. Laggiù, nella più profonda Siberia però, la guerra era ancora un eco impercettibile. Adalberto Buzzin, 66enne di Cormons, guarda le immagini del conflitto che sta dilaniando l’Ucraina da casa, dopo aver trascorso settimane intense tra gennaio e febbraio in Russia. Appena poche settimane fa, però, l’idea di uno scontro con la vicina repubblica era ben fuori dall’ordine delle idee dell’opinione pubblica. “Ne ho parlato con il mio amico Andrej - ricorda - ma era una cosa pallida”.

Il suo traduttore e compagno di viaggio non si immaginava un’evoluzione simile, né tutte le altre persone incontrate da San Pietroburgo fino all’inospitale Vorkuta, la “città senza strade” poco a nord del Circolo polare artico. Proprio quest’ultima è stata la meta del viaggiatore, che è arrivato alla sua sedicesima spedizione all’interno dell’ex gigante sovietico. “Era come se fosse un imprevisto delle tensioni già in corso tra Mosca e Kiev, che sembrava dover finire dopo due o tre giorni di confusione”. Un quadro che è drasticamente precipitato però.

Da Trieste, il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Mauro Bordin, evidenzia come “dobbiamo imparare dagli errori della storia e non ripeterli: invece oggi la guerra è alle porte dell'Europa che nel secolo scorso ha pagato duramente quale teatro principale delle due guerre mondiali”. L’esponente dell’Aula ha ribadito come "le guerre creino solo vittime, debolezza economica e lacerino la società”, condannando ogni forma di violenza e di guerra. "Purtroppo le diplomazie si sono rivelate deboli e incapaci di evitare il conflitto”.

“È necessario che tutte le istituzioni dell'Europa parlino con un'unica voce di condanna su quanto sta avvenendo in Ucraina e portino un messaggio di pace e un auspicio per una soluzione diversa. Anche il Friuli Venezia Giulia - sottolinea ancora Bordin - subirà purtroppo l'onda di questo conflitto. Dobbiamo guardare al futuro e alle diplomazie affinché rivestano nuovamente un ruolo da protagoniste. Nel frattempo - conclude il capogruppo - facciamo sentire anche la voce del Friuli Venezia Giulia che chiede con forza di fermare questo conflitto".

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