ieri mattina
La grande festa dei donatori di sangue a Mariano, «campioni come Zoff»

In tantissimi per la ricorrenza nel comune friulano, 7mila donazioni nel 2022. Sfilata in paese con la banda.
L’immagine scelta per celebrare graficamente la V Giornata provinciale del Donatore a Mariano del Friuli è molto evocativa e riporta alla memoria i momenti di gloria del 1982, quando Dino Zoff, ritratto dal pittore Renato Guttuso, sollevò la Coppa del mondo in Spagna. “Solo che il trofeo simbolo di vittoria e primato, non è la coppa, bensì una goccia di sangue, mentre le mani di Zoff rappresentano le comunità di Mariano e Corona, unite nel promuovere la donazione e i valori di solidarietà umana che la rappresentano”. Questa è la spiegazione che ha dato ieri Feliciano Medeot, presidente di Fidas Isontina.
L’occasione è stata la cerimonia di premiazione dei donatori benemeriti, svolta domenica mattina nella palestra del comune isontino e durante la quale, divisi in tre tranche, più di 150 persone hanno ottenuto un riconoscimento sulla base del numero di donazioni effettuate. Impossibile nominarle tutte, ma tra queste una menzione d’onore spetta a Claudio Sinicco, per le sue 150 donazioni, a Lucio Rutar e Matteo Longo, che hanno donato per ben 127 volte, a Fabio Deffendi (125) e a Milena Tirelli (106). “Donatori di sangue, campioni di vita” è il motto scelto per questa giornata, e i campioni in questo territorio non sono affatto pochi.
Come ha enunciato Medeot, “sono 3.792 i donatori dell’anno scorso, per un totale di oltre 7mila donazioni: di queste, 5.675 sono di sangue intero, 1.513 le unità di plasma e 128 le piastrine”. Doveroso quindi il ringraziamento del presidente a tutti i volontari anche per conto del Sistema trasfusionale del Friuli Venezia Giulia e delle migliaia di pazienti che hanno potuto beneficiare di questo dono gratuito, responsabile, anonimo e periodico. Non sono mancati i ringraziamenti anche al presidente della sezione Fidas di Mariano e Corona, Alessio Luisa, per il suo lavoro di coordinamento di tutte le sezioni dell’Isontino e al sindaco di Mariano, Luca Sartori.
Questi ultimi hanno ricordato l’importanza che ha la sensibilizzazione delle nuove generazioni attraverso il coinvolgimento delle scuole. Proprio venerdì è stata inaugurata nella sala polifunzionale del municipio di Mariano la mostra dei lavori delle scuole. A conferire alcuni dei premi, oltre al coordinatore regionale dei Servizi trasfusionali Andrea Bontadini, c’era anche il presidente della Fondazione Carigo Alberto Bergamin, che ha sottolineato come “per la Fondazione, la filantropia serva non solo a mantenere un contatto con il territorio, ma anche ad aiutare a costruire una comunità in cui il volontariato ha un ruolo importante”.
La cerimonia è stato il momento conclusivo di una giornata di festa che è iniziata alle 10 di mattina con il ritrovo dei donatori e delle delegazioni ospiti in piazza del Municipio, che si sono poi raccolti in preghiera per una messa nella chiesa parrocchiale di San Gottardo Vescovo. Al termine della funzione, il corteo ha sfilato per le vie del paese fino alla palestra, con l’accompagnamento della banda “Città di Cormons”. Nella palestra, ad accogliere gli ospiti, c’era la corale “Renato Portelli” diretta dal maestro Fabio Pettarin.
Questa giornata ha anche consentito di fare il punto della situazione associativa e del sistema trasfusionale, sia a livello locale che regionale. La soddisfazione da parte di Medeot non si è limitata solo al saldo positivo del numero di donazioni – “raggiunta la prima e prioritaria finalità associativa” –, essendo stato anche avviato, per la prima volta, un progetto di Servizio civile universale per giovani volontari. Come se non bastasse, sono stati diversi i progetti didattici realizzati, sia con le scuole dell’infanzia (Il Paese del dono), sia con le primarie (Amici per la vita) e le medie (DonAzioneMedie).
Ma l’occasione è stata utile anche per evidenziare alcuni punti critici, come gli ostacoli burocratici alle attività dei volontari, o la cronica mancanza di personale medico e infermieristico, “sempre più preoccupante e che rischia di mettere in dubbio l’attività di raccolta”. Tra le note positive richiamate in conclusione, l’approvazione da parte della giunta regionale delle Linee annuali per la gestione del servizio sanitario per l’anno 2023, in cui viene prevista l’implementazione e la centralizzazione degli esami di validazione per la prevenzione delle malattie trasmissibili con il sangue comprensive di quelle tropicali, come ad esempio la malaria-
“Questo esame - ha evidenziato - permetterebbe di poter far donare sangue a numerosi donatori attualmente sospesi da questo tipo di donazione e consentirebbe anche alle persone straniere provenienti da paesi subtropicali di donare. Ciò non solo consentirebbe di recuperare donazioni e unità di globuli rossi di gruppi sanguigni e fenotipi particolari e non presenti nel sangue dei nostri donatori, ma sarebbe anche una straordinaria occasione di integrazione sociale e sanitaria”.
Foto Daniele Tibaldi
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