Grado, un anno di Spes: ecco il bilancio del ricreatorio

Tra bambini, famiglie, animatori e volontari, gli spazi rinnovati in via Paolo Diacono sono tornati a essere luogo di incontro, formazione e accoglienza. Cresce la collaborazione con il Comune e parte la nuova associazione.

Un anno fa, a giugno 2024, il Ricreatorio SPES di Grado riapriva le sue porte dopo un importante intervento di ristrutturazione, reso possibile grazie alla generosità dei parrocchiani e di tanti sostenitori. Oggi, a dodici mesi da quel momento, lo SPES è più che mai vivo: un crocevia di volti, esperienze e sogni che raccontano la vitalità di una comunità che ha scelto di investire nell’educazione e nella condivisione.

«Abbiamo visto rifiorire l’amicizia, il gioco, la creatività e soprattutto la voglia di stare insieme» - racconta il parroco di Grado don Paolo Nutarelli, motore instancabile della rinascita. Nel suo sguardo, lo SPES non è solo un edificio ristrutturato, ma un “cuore pulsante” della comunità: un luogo dove i ragazzi si sentono accolti, valorizzati, accompagnati nella crescita, con uno stile ispirato al carisma di don Bosco.

Lo SPES è infatti un centro polivalente: vi si svolgono la catechesi, le attività degli scout (presenti a Grado da oltre quarant’anni), i cammini formativi per adolescenti, i campi estivi e il Gresp, il centro estivo di fine agosto. Non mancano poi spazi a disposizione delle associazioni locali, dei donatori di sangue e dei Club del Sert, che qui trovano un ambiente sicuro e sorvegliato.

E proprio la sicurezza e la qualità educativa sono al centro della nuova fase dello SPES. Per l’estate 2025 la struttura sarà aperta nei pomeriggi, dal lunedì al venerdì (15.30–20.30) e nel weekend (15.30–19.30), grazie anche al contributo degli adulti coinvolti come presenza stabile. Un impegno che la Parrocchia porta avanti con risorse proprie, ma anche con il sostegno dell’associazione “Grado noi ODV” e, sempre più concretamente, del Comune di Grado.

È infatti in fase di definizione una convenzione tra Comune e Parrocchia, siglata lo scorso aprile, che prevede un contributo per la gestione dello SPES. Un riconoscimento istituzionale del valore educativo, sociale e culturale del Ricreatorio, e un esempio di collaborazione virtuosa tra enti diversi ma uniti dal bene comune.

A rafforzare questo percorso, due novità: la nascita dell’associazione “Noi SPES GRADO – APS”, che inserisce ufficialmente il Ricreatorio nella rete nazionale degli oratori, e la possibilità di devolvere il 5x1000 per sostenere le attività (Codice fiscale: 90041460313). Il motto scelto per quest’anno è semplice ma potente: "Stiamo realizzando un sogno. La tua firma lo alimenterà."

A fine giugno, un segno concreto e commovente: allo SPES sarà donato un defibrillatore, in memoria di Cristina Corbatto. Un gesto che unisce salute, memoria e comunità. Don Paolo, ad ogni modo, guarda avanti: «Questo anno è stato solo l’inizio. Vogliamo continuare a costruire insieme un luogo dove crescere nella gioia, nella fede e nell’amicizia. SPES significa speranza, e speranza è davvero ciò che qui abbiamo vissuto e vogliamo continuare a trasmettere».

Intanto, prosegue la raccolta fondi per coprire i costi della ristrutturazione e consolidare le attività. Ogni contributo, piccolo o grande, è benvenuto:
IBAN C/C SOGNO SPES: IT09L0887764590000000705335 (Causale: SPES). Un anno di SPES, dunque, è già una storia di rinascita. Ma, come amano dire educatori e volontari, il meglio deve ancora venire.

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