Dal cimitero di Valdirose a Casa Ascoli, la Giornata della memoria a Gorizia

Dal cimitero di Valdirose a Casa Ascoli, la Giornata della memoria a Gorizia

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Dal cimitero di Valdirose a Casa Ascoli, la Giornata della memoria a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 23 Gen 2023
Copertina per Dal cimitero di Valdirose a Casa Ascoli, la Giornata della memoria a Gorizia

Le due mostre di Alexander Dettmar, una in Casa Ascoli. Il ricordo dell'Anpi senza il Comune.

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È iniziata la settimana che ospita la Giornata della Memoria, che come ogni cadrà il 27 gennaio. Numerosi gli appuntamenti a Gorizia e sul territorio, sia italiano che sloveno, per ricordare le vittime delle deportazioni nazifasciste durante la Seconda guerra mondiale. Un momento storico che ha segnato la scomparsa della comunità ebraica in città, definita un tempo la “Gerusalemme sull’Isonzo” e il cui passato è oggi testimoniato da due luoghi simbolici: la sinagoga di via Ascoli e il cimitero di Valdirose.

Proprio nel punto in Slovenia, nel comune di Nova Gorica, venerdì alle 12, sarà inaugurata la mostra Slike spomina-Dipingere per ricordare di Alexander Dettmar. A organizzare l’evento sono il Društvom primorskih arhitektov e Krajevno skupnostjo Rožna Dolina insieme all’amministrazione locale, Comunità ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner” e Regione Friuli Venezia Giulia per far conoscere la presenza del patrimonio ebraico nel Goriziano e degli orrori che la guerra e la spartizione hanno inflitto sulla comunità.

Dipingendo sinagoghe distrutte, l'autore vuole mantenere viva la memoria del patrimonio ebraico cancellato durante il regime nazista. L'anno scorso la mostra è stata presentata anche presso la sede dell'Unesco a Parigi. Le opere esposte nella cappella del cimitero fanno parte di una mostra diffusa che sarà allestita anche a Trieste, San Daniele del Friuli e Gorizia. Saranno presenti Dettmar e il responsabile del Museo della Comunità ebraica di Trieste, il rabbino Ariel Haddad, che è anche rabbino capo per la Slovenia.

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Oltreconfine, in via Ascoli, sarà aperto un percorso analogo dello stesso artista in Casa Ascoli alle 14.30. In questo caso, a organizzare il tutto sono l’associazione Amici di Israele e Società filologica friulana. Sarà visibile fino al 26 febbraio, dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 e il venerdì dalle 10 alle 12. La mattina dopo, sempre in città, Anpi ha organizzato alle 10 la commemorazione senza il Comune al monumento ai deportati nel piazzale della stazione dei treni. Parlerà Andrea Bellavite.

Alla Biblioteca statale Isontina, invece, si terrà una piccola esposizione tematica, dedicata a documenti e volumi sull'argomento. La mostra sarà allestita utilizzando le vetrine poste all'ingresso della Biblioteca, al pianterreno, e le due bacheche del secondo piano dello scalone d’onore. Una delle bacheche del secondo piano sarà riservata all'elenco di libri stilato da Elda Michelstaedter, sorella di Carlo, filosofo di cui la biblioteca, lo ricordiamo, possiede il Fondo librario e documentale.

Prima di essere arrestata assieme alla madre e deportata in campo di concentramento, Elda stilò infatti il documento, oggi di proprietà della Bsi, redigendo un elenco dei volumi contenuti nel cassone che si accingeva ad affidare ad amici non ebrei. Questa importante testimonianza storica, che fotografa anche un momento particolarmente drammatico per la vita della città di Gorizia, sarà esposto insieme al volume “La cassa dei libri: la famiglia Michelstaedter e la Shoah”, edito da Antiga nel 2019.

Spazio anche alle riproduzioni delle fotografie del cassone e di Emma ed Elda Michelstaedter. La Bsi esporrà anche una scelta di testi riguardanti la persecuzione razziale a Gorizia tra cui Le-zikkaron. In memoria: per non dimenticare i deportati della comunità ebraica di Gorizia nel cinquantesimo anniversario, 23 novembre 1943 (Edizioni della laguna, 1994) e I treni per i lager: la deportazione dal carcere di Gorizia, 1943-1945 (Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione, 2021).

Nella foto: il cimitero ebraico di Valdirose (Massimiliano Stabile)

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