Giorno della Memoria, 11 nuove pietre d'inciampo tra Savogna e Ronchi

Giorno della Memoria, 11 pietre d'inciampo in 4 comuni: le storie

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Giorno della Memoria, 11 pietre d'inciampo in 4 comuni: le storie

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 20 Gen 2023
Copertina per Giorno della Memoria, 11 pietre d'inciampo in 4 comuni: le storie

Gli appuntamenti a Ronchi, Sagrado, Fogliano e Savogna. Il ricordo del rastrellamento nazifascista del 1944.

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Saranno undici le pietre d’inciampo che saranno collocate tra Sagrado, Savogna d'Isonzo, Fogliano Redipuglia e Ronchi dei Legionari all’interno delle consuete manifestazioni per la Giornata della Memoria, celebrata universalmente il 27 gennaio. Il 28 gennaio, alle 11 a Poggio Terza Armata e 11.30 a Sagrado, saranno ricordati Davide Rossin e Giovanni Visintin. Il primo nato a Padova il 2 marzo 1890 e residente in via Roma 30 a Sagrado, operaio, arrestato dalle SS a Sagrado il 3 giugno 1944, tradotto in carcere a Gorizia con matricola 692.

Internato a Dachau il 15 giugno 44 con matricola 70318 vi morirà il 13 gennaio 1945. Visintin Giovanni, invece, nato a Poggio Terza Armata, il 20 febbraio 1909 era residente in via della Valle 15 a Sagrado. Operaio, arrestato dagli agenti della questura il 30 giugno 1944 e tradotto in carcere a Gorizia con matricola 51 verrà deportato in Germania Il 12 gennaio 1945. Giunse al campo di Flosseenburg il 14 gennaio con matricola 42074, prigioniero politico. Il 26 gennaio venne trasferito nel sottocampo di Mulsen St. Micheln dove morì il 16 marzo.

Fogliano Redipuglia, invece, poserà le pietre alle 9.30 del 27 gennaio in via Bersaglieri per Italo Furlan e alle 10.15 a Redipuglia, al monumento ai caduti per la libertà, per Attilio Mariotti. Italo Furlan era nato a Fogliano Redipuglia l’11 novembre 1920, ed era residente in via Bersaglieri 41 Fogliano. Meccanico, era partigiano della Divisione Garibaldi-Natisone. Il 3 ottobre 1944 venne arrestato a Fogliano dalle SS e portato in carcere a Gorizia con matricola 2064. Il 26 ottobre fu trasferito al carcere di Trieste, al Coroneo, con matricola 16004.

Il 15 novembre venne deportato in Germania dove giunse a Dachau il 18 novembre con matricola 12852 e il 24 novembre trasferito a Schomberg sottocampo di Natzweiler dove morì in data ignota. Mariotti Attilio, invece, nato a Fogliano Redipuglia il 13 novembre 1921 e residente in via Salita Polazzo 10 a Fogliano. Operaio, partigiano della Brigata Garibaldi Trieste, venne arrestato il 17 agosto del 1944 e tradotto in carcere a Gorizia dalla polizia militare della Wehrmacht con matricola 1747. Il 22 settembre venne deportato in Germania. Giunse a Dachau il 25 settembre con matricola 111376.

Il 22 ottobre venne trasferito a Hamburg nel sottocampo di Neuengamme con matricola 62738 dove morì per infezione intestinale il 1° febbraio 1945. Cinque, invece, saranno le pietre d’inciampo posizionate a Ronchi dei Legionari, questa volta però il 24 maggio in occasione dell’anniversario del rastrellamento nazifascista del 1944. In quel momento saranno ricordati Guglielmo Deiuri, Lino Furlan, Attilio Gaiardo, Giuseppe Pacor e Bruno Violin. Per quanto riguarda Savogana, saranno ricordati Peter Juren e Alojz Tomsič, scomparsi rispettivamente l'8 gennaio '45 e 3 novembre '44.

Entrambi nati a Merna, il primo era classe 1905 e abitava a Peci, venendo deportato a Dacau. Contadino, il 14 ottobre 1944 fu portato in carcere a Gorizia dall'SD, matricola n. 2411, e il 19 ottobre viene deportato in Germania. Il 22 ottobre giunge in campo di concentramento e il 4 dicembre viene trasferito a Buchenwald. Il 15 dicembre è inviato nel sottocampo di Ohrdruf, Pol n. 101175, e pochi giorno dopo morirà per infiammazione polmonare. Tomsič, classe 1908 e residente a Savogna, era meccanico e partigiano dell'Epl. Anche lui tradotto in via Barzellini, il 3 novembre 1944 è inviato alla Risiera e ucciso in poche ore.

Ad eccezione di Savogna, le altre iniziative rientrano nelle manifestazioni dell’Associazione nazionale ex deportati (Aned), di Ronchi dei Legionari, unica sezione in provincia.

Il 27 gennaio, alle 11.30, di fronte al cimitero del comune bisiaco, vi sarà una deposizione di una corona al monumento ai caduti per la libertà mentre a Sagrado, alle 18, nella sala polifunzionale si terrà l'orazione civile "Con la pelle color del fango". Organizzata dall'amministrazione comunale, in collaborazione con la Pro Loco Sagrado e l'Associazione teatrale friulana, andrà in scena “Con la pelle color del fango”, sulla deportazione del popolo zingaro, spettacolo integrato da testimonianze. Lo spettacolo, del Gruppo Teatro Sagrado, nasce dalla ricerca storica di Fabio Miotti, con le testimonianze di Libero Tardivo e Rosalia Pasquali Presidente e socia Aned, figli di ex deportati.

Lo spettacolo sarà replicato il giorno successivo, il 28 gennaio, alle 18, a Redipuglia nel teatro del ricreatorio parrocchiale. A Sagrado, poi, sempre il 28 gennaio, alle 16, in biblioteca comunale, la presentazione del libro di Daniele Gouthier “Ci sono giorni da ricordare”. Dialogherà con l'autore Fabio De Santis. Lo spettacolo sarà, tra l’altro, anche proposto lunedì 30 gennaio alle 11 a Fogliano nella palestra dell’istituto Verni alle classi Terze mentre giovedì 9 febbraio, a Monfalcone, il Gruppo Teatro della Pro Loco Sagrado proporrà due spettacoli “se questo è un uomo” per le classi terze della scuola Randaccio, integrando lo spettacolo con testimonianze.

Foto di archivio, deposizione di una pietra d'inciampo a Fogliano. Ha collaborato Timothy Dissegna

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