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Gorizia, ritorna la polemica sulla X Mas: sabato il ricordo in municipio

Ieri sera la polemica in consiglio comunale dopo l'interrogazione di Andrea Picco, scintille con il sindaco Ziberna. Sabato mattina la commemorazione.
Si riaccende la polemica a Gorizia in vista del weekend del 20 e 21 gennaio, quando si terrà il raduno dei reduci della X Mas in memoria della battaglia di Tarnova. Un momento che nel corso degli anni non ha mancato di provocare tensioni, in particolare per la visita in municipio della delegazione dell’associazione per ricordare i dipendenti comunali deportati dai partigiani jugoslavi. Scintille sono volate già ieri sera in consiglio comunale, durante l’interrogazione di Andrea Picco (Noi, mi, noaltris Go).
Rivolgendosi al sindaco Rodolfo Ziberna, l’esponente d’opposizione ha chiesto se anche quest’anno si terrà la cerimonia e se il Comune sarà presente, nonché «se è previsto che i labari e l’insegne fasciste della X Mas siano accolte in Comune dalla fascia tricolore». Il primo cittadino ha quindi annunciato che la domanda per le iniziative è stata presentata circa due settimane fa e nell’atrio del municipio «sarà presente sicuramente un assessore, come lo sarà presente. Un dipendente comunale ucciso da ricordato».
«Nel momento in cui qualcuno viene a rendere omaggio a dipendenti comunali deportati e uccisi solo per questo motivo - così il primo cittadino - il minimo sindacale che pretendo da qualunque sindaco è che sia presente l’amministrazione comunale». Ha quindi annunciato che, così come in passato, un membro della giunta sarà presente anche al Lapidario al Parco della Rimembranza per il ricordo dei deportati. «Il Comune non chiede appartenenza politica, confessione religiosa o altro quando qualcuno vuole rendere omaggio alla proprie vittime».
In ogni caso, ha annunciato di aver dato disposizione alla Polizia locale e ai due assessore presenti «di individuare e allontanare qualunque persona dovesse violare le leggi», anche alla luce dei fatti accaduto pochi giorni fa ad Acca Larenzia. Se ci dovessero essere casi analoghi, come il saluto romano, oltre ai provvedimenti delle forze dell’ordine «i due assessori si defileranno, togliendo la fascia e abbandonando il luogo». Parole che comunque non sono bastate a Picco, chiedendo ulteriori chiarimenti sulla presenza delle insegne, con i toni ulteriormente scaldatisi.
Per quanto riguarda il programma annunciato dalla X Mas, questo inizierà sabato alle 11, depositando l’omaggio floreale al Lapidario dei dipendenti comunali prelevati dal posto di lavoro a fine conflitto, deportati e scomparsi in Jugoslavia. Alle 15.30, si terrà invece la messa per i caduti della formazione presso il Sacrario militare di Redipuglia. L’indomani, alle 10, ci sarà la deposizione delle corone al monumento ai caduti ed al Lapidario del Parco della Rimembranza. Alle 11, la delegazione si sposterà al cimitero centrale di via Trieste.
Qui, ci sarà l’omaggio dei fratelli Colinelli e il ricordo presso: il cenotafio della X Mas, il monumento ai volontari giuliano-dalmati, la cripta dove riposano i resti dei caduti, il cippo in ricordo dei giovani della Gnr, trucidati a Poggio Poggino, la stele dedicata ai martiri cittadini e ai soldati tedeschi rinvenuti nelle foibe, la tomba dell’avvocato Pascoli e dell’onorevole Pazzaglia, e l’ossario dei Bersaglieri del Battaglione Mussolini. La ricorrenza si concluderà alle 13. Anche quest’anno, Anpi ha preannunciato una contromanifestazione.
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