Carenza di medici, sicurezza e X Mas: scintille in Aula a Gorizia

Carenza di medici, sicurezza e X Mas: scintille in Aula a Gorizia

le interrogazioni

Carenza di medici, sicurezza e X Mas: scintille in Aula a Gorizia

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 16 Gen 2024
Copertina per Carenza di medici, sicurezza e X Mas: scintille in Aula a Gorizia

Tra i temi sollevati la situazione dei medici di famiglia, preoccupa la situazione della galleria di corso Verdi. Le risposte di sindaco e assessori in Aula.

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Si è svolto nella serata di ieri – non senza scintille fra maggioranza e opposizione - il primo consiglio comunale di Gorizia che inaugura il nuovo anno. Ad aprire le interrogazioni Roberto Sartori (Lega), con l’annosa questione dei lavori ai Giardini pubblici e il degrado dei sentieri intorno al cippo dei Giuliano Dalmati, oltre che le Tre croci del Monte Calvario. Mentre «il rifacimento dei marciapiedi e il ripristino delle aiuole sul controviale prospiciente via Dante» presuppone la conclusione «entro un mese, per i lavori su via Petrarca saranno impiegati un paio di mesi. Terminati i controviali, dovrebbero iniziare i lavori all’interno», ha assicurato l’assessore ai lavori pubblici Sarah Filisetti.

Sull’area monumentale «avevamo ricevuto un contributo regionale per la valorizzazione del sito», ha spiegato l’assessore alla viabilità Francesco Del Sordi. Le forti piogge hanno purtroppo causato una frana, la cui sistemazione ha spinto a richiedere 300 mila euro alla regione. Con le circa 200 richieste pervenute in seguito a eventi piovosi - fra cui la recente presso onte Croce Carnico – i tempi di evasione si allungano. «I nostri operai non possono accedere alla frana. Ho chiesto al verde pubblico di eseguire una manutenzione a piedi, ma è necessario individuare una strada alternativa», ha proseguito Del Sordi. Al vaglio c’è la creazione di un bypass, ma la zona resta interdetta.

A intervenire è stato poi Antonio Devetag (Gorizia3.0), chiedendo conferma del ritiro della Proxima dall’aeroporto Duca d’Aosta. Decisione che non preoccupa l’assessore alle partecipazioni Paolo Lazzeri, secondo cui la scelta non danneggerebbe il piano di sviluppo dell’aeroporto. «Ena ha risposto positivamente, con 25 ettari di pannelli fotovoltaici, che rivestono importanza per le entrate che saranno in grado di generare». Devetag ha chiesto poi rassicurazioni sul rientro del tesoro di Aquileia in città, successivamente alla sua esposizione nelle diverse sedi. «Tutto ciò che fa parte del patrimonio storico di Gorizia fa sempre parte di Gorizia, visti i fari puntati del Go 2025», ha puntualizzato l’assessore alla cultura Fabrizio Oreti.

Ricollegandosi all’interrogazione dello scorso luglio, Luca Mastroianni (Udc) ha manifestato preoccupazione in merito agli assembramenti nella Galleria Intesa San Paolo, e alla recente rissa sedata dalle forze dell’ordine. Una situazione che ricade sulle attività locali, estendendosi anche all’area del parcheggio di via Morelli. «Confermo che si è verificato un aggravamento – ha commentato Del Sordi – Compito della polizia locale e del sindaco è collaborare nella gestione della sicurezza pubblica». Di qui la necessità di un rafforzamento nel controllo da parte della polizia locale, cui è stato richiesto supporto.

Emanuele Traini (Regione autonoma Fwd) ha invece proposto l’utilizzo dell’illuminazione a Led, chiedendo anche conto di eventuali fondi stanziati per il muro di contenimento del Parco Piuma. «La Regione è pronta a mettere le risorse – ha assicura il sindaco Rodolfo Ziberna – Stiamo cercando un rup». Per la sostituzione progressiva dei lampioni si potrebbe partire verso verso maggio – giugno, con l’obiettivo di completare la parte restante entro i sei mesi successivi. «Opera iniziata già su via Leoni e sulle strade parallele, finanziata con il Pnrr. La riqualificazione prevede l’illuminazione a Led per l’efficientamento energetico», ha precisato Filisetti.

«Nella prima versione del bando avevo chiesto una luce più calda anche per evitare problematiche ambientali – ha rimarcato Del Sordi – Perché la luce blu crea problemi alla fauna dei centri urbani». A puntare sulla viabilità sostenibile è invece Eleonora Sartori (Noi mi noialtris Go). Che sulla falsariga del progetto Bike to work proposto a Trento – con il quale 150 dipendenti vengono pagati per essere spinti a utilizzare la bici – propone di unire al biciplan incentivi per i lavoratori. «L’iniziativa non è nuova – osserva Del Sordi - Ho chiesto agli uffici di verificarne la fattibilità, ma è di difficile attuazione, dal punto di vista giuridico».

Botta e risposta fra Andrea Picco (Noi mi noialtris Go) e Ziberna, in relazione alla X Mas: «Anche quest’anno ci sarà la cerimonia? È previsto che le insegne fasciste siano accolte dalla fascia tricolore?». Per il primo cittadino «un dipendente ucciso va ricordato», perché «se c’è qualcuno che rende omaggio a un dipendente comunale ucciso o deportato, il minimo è che il comune sia presente», ribadendo più volte come «tutto ciò che viola la legge non è consentito». Il tema più scottante è stato invece affrontato da Celestino Turco (Gorizia che vorrei). Riflettendo sulla disastrosa situazione sanitaria, evidenzia come l’assenza dei medici di base si ripercuota sui numerosi accessi al pronto soccorso.

A gettare la prima scure sull’ospedale goriziano, la chiusura del centro nascite durante gli anni in cui era sindaco Ettore Romoli. Tra penuria di medici e mancanza di strutture atte a fornire terapie oncologiche – per cicli di radioterapia quotidiana il cittadino deve affidarsi a Trieste oppure a Udine – secondo Turco è indispensabile anche «rivedere le modalità di trasporto del paziente». «Siamo consapevoli delle difficoltà, presenti in tutt’Italia – ha commentato l’assessore al welfare Silvana Romano – La maggior parte dei medici è andata in pensione o sta per essere pensionata».

Una previsione nera, se si considera che l’ultimo bando ha visto la partecipazione di pochissimi medici. «Ho parlato col primario di radiologia e con quello di cardiologia, convenendo che il supporto maggiore è l’assistenza domiciliare». Riconoscendo come La Salute e lo Spiraglio non siano sufficienti al trasporto relativo a terapie salvavita. Dopo l’intervento di Rosy Tucci (Gorizia è tua) in merito alla rendicontazione sulle costruzioni Ater di via Pola – per la quale sarà inviata risposta scritta alla richiedente - la dem Laura Fasiolo ha ripreso i concetti espressi da Turco, evidenziando come sia «il sistema, che non funziona».

La proposta di Fasiolo è interpellare l’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi, con l’intento di abolire i fallimentari Asap e ripristinare il medico di famiglia. «Le Asap sono fallimentari perché non c’è la presa in carico del singolo utente», ha riconosciuto Romano. A richiedere la diffusione delle notizie riguardanti incontri di grande rilievo per la cittadinanza è invece Franco Zotti (Zotti contro tutti), per il quale «La sanità dovrebbe essere gratuita».

Giulia Roldo (Martina sindaco) ha chiesto invece notizie sull’impiego di Villa Louise. «Non è municipale – spiega Ziberna – Appartiene alla Fondazione Coronini. Mancano risorse, con meno di sette milioni è impossibile concludere. Nel 2025 saranno conclusi gli interventi all’interno, che dipendono dal curatorio». L’edificio potrebbe ospitare una sede diplomatica, oppure essere destinato a progetti Erasmus. A chiudere le interrogazioni il dem Marco Rossi, chiedendo conto della “strategia comune” delineata nel Bid book. «Strategico nel senso che cerchiamo di delineare tutto insieme», così Ziberna. «Restiamo due entità distinte – interviene Patrizia Artico, assessore a Go!2025 - ma è già stato compiuto qualcosa di straordinario. Un piccolo miracolo, che durerà anche successivamente».

Foto Tibaldi

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