Gorizia protagonista della prima edizione di ‘Lenghis – Festival dei Teatri delle Lingue Minoritarie’. Spettacoli tra Bratuž e Auditorium della Cultura Friulana

Gorizia protagonista della prima edizione di ‘Lenghis – Festival dei Teatri delle Lingue Minoritarie’. Spettacoli tra Bratuž e Auditorium della Cultura Friulana

GLI APPUNTAMENTI

Gorizia protagonista della prima edizione di ‘Lenghis – Festival dei Teatri delle Lingue Minoritarie’. Spettacoli tra Bratuž e Auditorium della Cultura Friulana

Di Francesca Diviacchi • Pubblicato il 16 Ott 2025
Copertina per Gorizia protagonista della prima edizione di ‘Lenghis – Festival dei Teatri delle Lingue Minoritarie’. Spettacoli tra Bratuž e Auditorium della Cultura Friulana

La rassegna, in programma dal 22 ottobre al primo novembre coinvolgerà oltre 30 artisti. Previsti laboratori e incontri di approfondimento. Lorenzo Zanon, «la lingua sia l’aspetto più prezioso della nostra identità».

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Arriva per la prima volta “Lenghis – Festival del Teatri des Lenghis Minoritariis”, la rassegna dedicata al teatro delle lingue minoritarie realizzato dal Teatro Stabil Furlan con la collaborazione dell’Ente Regionale teatrale del Friuli Venezia Giulia e il sostegno della Regione FVG, di PromoTurismoFvg, e del Comune di Gorizia, in collaborazione con Arlef. La sede operativa del Festival sarà nella sede della Società Filologica Friulana di Gorizia in Casa Ascoli.

Gli appuntamenti saranno dal 22 ottobre al primo novembre e porteranno in scena 18 spettacoli, con 8 compagnie teatrali e più di 30 artisti da 5 paesi dell’Europa, i quali Italia, Slovenia, Croazia, Olanda e Spagna che tra esibizioni, laboratori e incontri a tema. Saranno sette le diverse lingue che “saliranno” sul palco: friulano, sardo, frisone, catalano, albanese, ma anche sloveno e italiano come minoranza linguistica rispettivamente di Italia e Croazia. Il festival, curato dal direttore artistico Massimo Somaglino, non offrirà soltanto spettacoli, ma anche laboratori per attori e convegni, animando gli spazi culturali di Gorizia e coinvolgendo anche i luoghi pubblici dedicati alla convivialità cittadina.

Come è stato sottolineato dai presenti questa mattina, il festival si inserisce perfettamente nell’ambito di GO! 2025, poiché la prima capitale europea della cultura transfrontaliera è nata proprio dal multilinguismo e dalla convivenza di diversi popoli: un contesto ideale per ospitare il primo festival che racconta la storia della nostra gente e del nostro territorio. «All’interno della rassegna oltre agli spettacoli, saranno presenti convegni con l’obiettivo di pensare al futuro – sono state le parole dell’Assessore del comune di Gorizia con delega alla tutela delle identità linguistiche Fabrizio Negro – tra qualche anno, quando le nuove generazioni saranno adulte, non dovranno perdere il legame con le loro radici».

«Preferisco chiamarle lingue identitarie, perché la lingua è l’aspetto più importante della nostra identità», afferma il presidente del Teatri Stabil Furlan Lorenzo Zanon, sottolineando come in un mondo sempre più globalizzato si rischi di perdere le proprie radici e quei riferimenti culturali solidi che vengono da lontano. Gorizia, unico luogo in Europa dove convivono quattro lingue – l’italiano, lingua ufficiale, e altre tre lingue minoritarie – rappresenta un autentico mosaico culturale, frutto di una lunga storia di pacifica convivenza tra popoli. «Siamo qui per ricordare quei periodi di pace e per creare incontri tra lingue diverse» aggiunge, evidenziando come il festival, novità assoluta per la città, voglia costruire una rete di rapporti destinata a durare nel tempo. Le minoranze linguistiche non sono affatto un gruppo marginale: in Europa chi parla quotidianamente una lingua minoritaria è tra i 40 e i 50 milioni di persone. «Perdere questa realtà significherebbe perdere una parte fondamentale dell’Europa» ha concluso.

Dopo le due anteprime – Tragùdia all’SNG Nova Gorica e Alla ricerca della lingua perduta al Palamostre di Udine – Lenghis prenderà ufficialmente il via giovedì 23 ottobre alle 18 nell’Auditorium della Cultura Friulana con …Striis…, il progetto teatrale di Maria Ariis e Paolo Patui ispirato alla vita e all’opera di Caterina Percoto, che con grande sensibilità seppe raccontare il paesaggio umano e naturale del Friuli attraverso le storie di donne, tra sofferenza, speranza e ribellione ai limiti imposti dalla società patriarcale. A illustrare il programma del festival è stata Chippy Battello.

Quasi tutte le serata del festival saranno chiuse da “Notis di gnot”, il ciclo di concerti / jam sessions a cura di Antonio Devetag e Alessio Zoratto, che vedranno coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno. Otto serate di musica jazz, improvvisazione e dialogo musicale che traggono spunto dalla musica popolare e d’autore di questi luoghi. Antonio Devetak ha sottolineato come «il Teatro Stabil Furlan abbia dato modo a Gorizia di riscoprire le proprie radici storiche. Gorizia fa parte di questo grande Friuli e con questo festival ribadisce la sua presenza nel contesto friulano. Gli appuntamenti saranno la ciliegina del festival e per rafforzare il legame con la città abbiamo coinvolto anche i locali, come il Caffè Garibaldi e il Caffè Teatro Bar Enigma».

I laboratori si svolgeranno tra il 22 e il 31 ottobre e saranno tenuti da Claudio de Maglio, direttore dell’Accademia d’arte drammatica Nico Pepe, da Davide Carnevali, autore, regista, e artista associato presso il Piccolo Teatro di Milano e da Ivor Martinić, drammaturgo croato pluripremiato. Due, invece, saranno i convegni in programma: Il 24 ottobre alle 18 in Sala Riva Piazzutta si terrà l’Assemblee dai autores e des autoris pal teatri furlan, mentre il 28 ottobre alle 11 all’Auditorium della Cultura Friulana è in programma SA-VOLTÂ - La traduzion pal teatri ta lis lenghis piçulis, dedicato alla traduzione teatrale.

Il programma completo e la biglietteria è consultabile sul sito ufficiale (clicca qui). A partire dal 18 ottobre sarà possibile acquistare i biglietti del festival.

A concludere le dichiarazioni è stato il presidente della V commissione della Regione Fvg Diego Bernardis «Siamo partiti con questo progetto circa due anni fa e oggi raggiungiamo un importante traguardo. Questa seconda parte di ottobre, dedicata alle lingue minoritarie, si intreccia con la rassegna LinguaeMundi che parte oggi a Cormons e si concentra su quello che è il mondo delle lingue minoritarie in Friuli Venezia Giulia, cioè armonie della diversità. Realizzare un progetto destinato a durare nel tempo è uno degli obiettivi che la Regione FVG intende supportare e valorizzare, poiché rappresenta un elemento fondamentale delle radici della nostra comunità».

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