i numeri
Gorizia piace agli studenti di Architettura, crescono le iscrizioni ai corsi

Una decina gli studenti trasferitisi qui da altre realtà. Soddisfazione dell'assesore Gatta: «Fatto lavoro importante».
La scelta di portare a Gorizia il corso era stata molto criticata, soprattutto alla luce delle poche iscrizioni. Quest’anno, però, nei corridoi di Architettura di via Alviano si tira il fiato. La laurea magistrale, infatti, ha registrato ad ora uno dei picchi di iscrizioni degli ultimi anni, arrivando a 32 matricole su 40 posti disponibili. Numeri ancora provvisori, in quanto le iscrizioni termineranno a giorni, ma comunque positivi rispetto alle annate scorse. Il dato è emerso oggi, alla presentazione del nuovo laboratorio di progettazione sulla città.
Il trend di crescita si registra ormai da tre anni accademici consecutivi, passando da 22 nuovi studenti al primo anno al dato attuale. A questi, vanno aggiunti dieci che hanno deciso di trasferirsi qui, arrivando da altri atenei. Decisioni anche frutto della posizione del corso nella graduatoria Censis 2020: è infatti secondo dietro Ferrata per la qualità della didattica e prima per quanto riguarda i rapporti internazionali, guardando solo alle università di piccole dimensioni. Quest’ultimo punto, in particolare, arriva dopo le buone relazioni con Lubiana.
Guardando proprio alle attività con l’istituto sloveno, con cui vige una convenzione da due anni, si “evidenzia l'interesse verso la nostra realtà - ha sottolineato Giovanni Fraziano, responsabile del laboratorio - che da agli studenti una formazione più ampia, di livello internazionale. Il territorio in cui stiamo operando rappresenta un laboratorio straordinario in questo senso e da la possibilità ai futuri architetti di sperimentare soluzioni nuove e creative in ampia libertà". Il docente, inoltre, evidenzia che l’andamento “riguarda un’attenzione più generale all’architettura”.
Dopo lo scoppio della pandemia, prosegue, “forse ci si rende conto che l’ambiente e la casa sono fondamentali ed estremamente legati alle nostre vite. Ciò è captato dai giovani, in un momento di crescita di una nuova prospettiva. Non solo per quanto riguarda noi, ma a livello nazionale ed europeo”. Dal canto suo, l’assessore all’università, Chiara Gatta, non nega che in passato la crisi di studenti si sia fatta sentire “e proprio per questo ci siamo attivati da subito per proporre nuove iniziative, insieme al Consorzio, per rilanciare il corso”, tra cui lo stesso laboratorio.
Una buona notizia sul fronte accademico, quindi, solo il trasferimento a Udine della magistrale del Dams. Per quanto riguardava Alviano, invece, “grazie al lavoro fatto e all’altissima qualità dei docenti - prosegue l’esponente della giunta -, abbiamo incrementato i dati numeri, soprattutto su questo anno accademico”. Proprio dalla collaborazione con gli iscritti sono nate diverse proposte su come trasformare Gorizia, in relazione al confine e non solo, con l’obiettivo di allestire una mostra pubblica con questi rendering così come già fatto a Nova Gorica.
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