GLI APPUNTAMENTI
Gorizia, il Comune promuove ‘Semina il rispetto’. Cinque incontri per rompere il silenzio e sostenere la parità di genere
La campagna organizzata da SOS Rosa Gorizia con Projekt D e Itaca, è stata pensata in occasione del 25 novembre e prenderà il via venerdì 7 novembre. Marilena Bernobich, «condividere la cultura del rispetto, dell’educazione e della consapevolezza».
“Semina il rispetto. Rompi il silenzio, cambia il domani” è la campagna promossa dal Comune di Gorizia e organizzata da SOS Rosa Gorizia, il cuore pulsante del progetto, in collaborazione con Projekt D Lab e Itaca. L’iniziativa si svilupperà in cinque incontri che avranno un unico messaggio: ascoltare, comprendere e cambiare. Attraverso le storie di donne di ieri e di oggi, la campagna guiderà partecipanti e cittadinanza in un percorso che parte dal silenzio e arriva alla consapevolezza, con l’obiettivo di promuovere una cultura del rispetto, della parità e dell’ascolto attivo.
Il progetto è stato presentato ufficialmente questa mattina, giovedì 30 ottobre, alla presenza della presidente di SOS Rosa Gorizia Dolci Rossella, di Giulia Russo del direttivo della società, dell’Assessore alle politiche sociali Silvana Romano e all’Assessore Sarah Filisetti e della consigliera delegata alle pari opportunità Marilena Bernobich.
Proprio quest’ultima ha introdotto il ciclo di appuntamenti pensato in occasione alla giornata nazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. «Lo spirito con la quale abbiamo deciso di organizzare questi eventi ha l’obiettivo di diffondere la cultura del rispetto, dell’educazione e della consapevolezza su una tematica così grave come quella della violenza di genere e dei femminicidi. Mi piace sempre ricordare la forza della rete tra istituzioni, amministrazioni, forze dell’ordine che, grazie ad un lavoro di squadra, lavorano per contrastare il fenomeno della violenza» ha concluso.
Un concetto - quello della sinergia - che è stato ripreso anche dall’Assessore romano e dall’Assessore Filisetti, che hanno poi aggiunto «Crediamo fermamente che la parità di genere e la lotta contro ogni forma di violenza sulle donne passino, innanzitutto, attraverso l’educazione e la consapevolezza. Questo ciclo di incontri, promosso insieme a SOS Rosa e in collaborazione con Projekt D e Itaca, rappresenta per noi un’azione concreta di cambiamento, volta a ridurre gli svantaggi e a rimuovere gli ostacoli economici e sociali che ancora oggi impediscono la piena partecipazione delle donne alla vita politica, economica, sociale, culturale e civile. Siamo convinti che, per seminare il rispetto, sia necessario investire nel futuro della nostra comunità, garantendo che ogni voce possa davvero fare la differenza».
A prendere la parola poi è stata Rossella Dolci, presidente di SOS Rosa Gorizia, che ha ripercorso la storia e l’impegno dell’associazione e del CAV, centro antiviolenza «SOS Rosa è nata nel 2002 con l’apertura del primo centro a Gorizia – ha ricordato – e nel tempo si è ampliata per rispondere alla crescente richiesta di supporto da parte delle donne vittime di violenza. Oggi gestiamo anche una sede a Grado, Gradisca e diversi sportelli sul territorio, tra cui quello di Cividale, parte del progetto regionale Sunrise». La presidentessa ha sottolineato come l’associazione offra un servizio di accoglienza e ascolto improntato alla libertà e al non giudizio, accompagnando ogni donna nel percorso di consapevolezza e di uscita dalla violenza.
I dati del 2025 confermano la gravità del fenomeno: 225 donne accolte, di cui 119 per la prima volta. Il 69% italiane, il 31% straniere, con un’età media scesa a 38 anni. Le forme di violenza più diffuse sono quella psicologica 98%, fisica 72%, economica 35%, sessuale 7,5% e stalking/web stalking (12%). Nel 90% dei casi si riscontra più di una forma di abuso. Nel 48% dei casi sono coinvolti anche figli minori, spesso testimoni diretti. Il CAV di Gorizia ha accolto 6 donne e 6 minori, mentre quello di Grado 17 donne e 23 minori. Le case rifugio a indirizzo segreto, invece, hanno ospitato 14 donne e 15 minori tra Gorizia e Grado, mentre le case di transizione, dedicate al reinserimento, hanno accolto 2 donne e 6 minori.
«Tutto questo – ha concluso la presidentessa – è possibile grazie a una rete di collaborazione con consultori, servizi sociali, forze dell’ordine e centri per l’impiego. Ma la prevenzione resta fondamentale e per questo portiamo la nostra voce anche nelle scuole, perché di violenza bisogna parlare, sempre».
Il primo incontro, introdotto da Giulia Russo del direttivo di SOS Rosa, sarà previsto per venerdì 7 novembre alle 18 al Kinemax con “Né rosa né azzurro e poi…”, un evento dedicato alle scuole superiori in cui gli studenti delle quarte del liceo scientifico e classico di Gorizia presenteranno i video da loro realizzati sul tema della parità e del rispetto. Il secondo appuntamento si terrà sabato 22 novembre alle 10 al Castello di Gorizia con la visita tematica “Donne al Castello di Gorizia: tra storia e leggenda”, curata dalla conservatrice Emanuela Uccello, che guiderà i partecipanti alla scoperta delle figure femminili legate alla storia del maniero, da Paola Gonzaga alla Dama Bianca.
Seguirà, martedì 25 novembre alle 18, la cerimonia di sensibilizzazione ai Giardini pubblici di corso Verdi, davanti alla panchina rossa dedicata a Romina Ponzalli, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La rassegna continuerà giovedì 27 novembre alle 20.30 al Centro culturale Lojze Bratuž con lo spettacolo “Il nome potete metterlo voi”, scritto e diretto da Mauro Monni, che porterà sul palco le voci e le storie di donne che hanno vissuto la violenza. Mentre a chiudere il ciclo sarà l’incontro “Women Up – La forza di essere donna”, in programma venerdì 28 novembre alle 18 al Projekt D Studio in via del Seminario, una tavola rotonda con imprenditrici, professioniste e creative del territorio, accompagnata da una mostra fotografica di Dominique Pozzo e dalle testimonianze di donne sostenute da SOS Rosa nel loro percorso di rinascita.
Ha concluso «L’idea del titolo della campagna – ha spiegato – nasce dal desiderio di gettare qualcosa in modo delicato ma destinato a durare nel tempo. È un invito a condividere, rompere il silenzio e costruire insieme un cambiamento reale». Russo ha sottolineato che l’evento conclusivo, “Women Up – La forza di essere donna”, vedrà la partecipazione di donne che hanno avuto un’influenza significativa sul territorio, pronte a raccontare la propria esperienza, le difficoltà affrontate e il percorso che le ha portate a raggiungere i propri obiettivi. «Bisogna continuare a parlarne, ma nel modo giusto perché solo così si può davvero seminare il rispetto e cambiare il domani».
La partecipazione agli eventi è gratuita. I posti a sedere sono limitati e perciò è richiesta la prenotazione anticipata sul sito SOS Rosa Gorizia, contattando il numero 048132954 o scrivendo una mail a sosrosagorizia@gmail.com.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.
Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione















