«Gorizia al centro della Mitteleuropa», la rete con le Capitali del decennio

«Gorizia al centro della Mitteleuropa», la rete con le Capitali del decennio

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«Gorizia al centro della Mitteleuropa», la rete con le Capitali del decennio

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 10 Apr 2022
Copertina per «Gorizia al centro della Mitteleuropa», la rete con le Capitali del decennio

L'assessore Zilli invita i ragazzi a partecipare, l'idea di Petiziol con le altre capitali.

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È una mano tesa agli studenti quella offerta dall’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, e il presidente del Gect, Paolo Petiziol. L’occasione è stata il recente Make it Msoi, piccolo festival organizzato dall’associazione Msoi presso il polo di via Alviano di Gorizia, che ha dato modo di riaprire le porte del Conference center. Venerdì pomeriggio, i ragazzi hanno organizzato un panel dedicato alle sfide della Capitale europea della cultura 2025, ponendosi l’interrogativo se il modello di Gorizia e Nova Gorica sia esportabile anche in altri aree d’Europa e quale ruolo possono avere loro.

Entusiasta dell’interesse dei giovani è stato il vertice del Gect, che ha invitato la platea a farsi parte attiva nel processo, assicurandogli che le porte del suo ufficio sono aperte per futuri incontri. Ha inoltre anticipato un progetto su cui sta lavorando: rendere questa zona la “capitale di tutte le capitali europee della cultura”. Buona parte dell'ultimo decennio, infatti, si trovano in quella zona chiamata Mitteleuropea, dove popoli diversi conservano tradizioni e storie in comune. Da qui, l’ambizione di poter creare qualcosa di più stabile, attraverso una fitta rete di relazioni su cui Petiziol è già al lavoro.

Da Fiume, scelta nel 2020, a Novi Sad (2022), passando per le future Veszprém (2023), Bad Ischl (2024) e Trenčín (2026) ma ci sono già realtà ad ora solo candidate che stanno guardando con interesse a quanto accade in riva all’Isonzo. È il caso di Bastia, epicentro della Corsica che corre per il titolo 2028. Territori che, come evidenziato da Petiziol, erano parte di un’area che gli antenati erano soliti frequentare o quantomeno conoscere. La speranza è che da questa comunione storica si possano perseguire obiettivi economici, puntando ai mercati dell’Europa centro-orientale tradizionalmente legati al Goriziano.

Dal canto suo, Zilli ha invitato a sua volta gli studenti a prendere parte al percorso verso il 2025. “Quando ci sarà la possibilità, sarà mio impegno invitare anche voi a un tavolo di lavoro” l’annuncio dell’esponente della giunta. Ha quindi rimarcato la valenza culturale del riconoscimento e le opportunità di promozione. Un momento storico "che nasce da una profonda collaborazione fra le due città" supportata anche dai fondi delle programmazioni europee. All'evento hanno preso parte anche il consigliere regionale Diego Moretti (Pd), che ha evidenziato come la sfida non abbia colore politico, e Ivano Marchiol, dirigente del Servizio attività culturali della Regione.

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