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Gorizia, il Conference center riapre le porte per il festival degli studenti

Aperte le porte della sala, domani atteso Carlo Cottarelli. Gli appuntamenti.
Il Conference center di via Alviano riapre le porte agli studenti di Gorizia, dopo i lunghi anni in cui la struttura è rimasta “dormiente”, soprattutto per le attività universitarie. Questa mattina, ha preso via il festival Make it Msoi, organizzato dall’omonima associazione e dedicata ai temi più caldi della politica e diplomazia internazionale, chiamando in città personalità di primo piano in diversi campi. Ad inaugurare la kermesse, che durerà fino a sabato 9 aprile, è stato Carlo Focarelli, docente di diritto internazionale a Roma Tre e uno dei nomi più conosciuti in Italia nella materia.
Una lectio, la sua, che ha fatto confrontare i presenti sull’evoluzione dei diritti umani e sul significato di neoliberismo, in particolare nei riflessi legati alla guerra in Ucraina. Introdotto dal professore del polo goriziano Giuseppe Pascale, l’ospite ha posto l’attenzione su una possibile “crisi” del diritto internazionale, guardando alla sua costruzione sociale non sono in quanto già esiste ma su cosa deve essere. “Anche capire ciò che si dice fa parte dello studio, più l’opinione si diffonde e più diventa parte della realtà” l’analisi dello studioso, cercando anche possibili cause di questa messa in discussione.
Oltre agli aspetti filosofici e pratici della materia, il secondo giorno della kermesse vedrà protagonista Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano. L’economista arriverà alle 10, sempre al Conference, seguito dal saluto istituzionale del sindaco Rodolfo Ziberna. Il pomeriggio, invece, sarà dedicato al futuro della città e di Nova Gorica, in vista della Capitale europea della cultura 2025. La tavola rotonda vedrà a confronto l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli; il consigliere regionale del Pd, Cristiano Shaurli; il presidente del Gect, Paolo Petiziol.
Presente anche Ivano Marchiol, dirigente del Servizio attività culturali della Regione. Dalle 14.45, una delle domande su cui si concentreranno i ragazzi sarà se quest’area di confine può essere un modello esportabile in Europa, o un’eccezione. L’economista di Cremona, invece, guarderà al futuro lavorativo ed economico delle giovani generazioni. L’ultima giornata, infine, sarà dedicata a due workshop, dalle 10.30 di sabato: Stefania Bait, Italian youth delegate, parlerà della crescita industriale e l’ingresso dei giovani nelle Nazioni Unite. La giudice Francesca Florit, invece, parlerà di crimini internazionali.
Quest’ultima si concentrerà su alcuni esempi chiave, da Timor Est al Kosovo, analizzando l’iter internazionale per arrivare a una sentenza. Focus, inevitabile, su quanto sta accadendo nell’ex repubblica sovietica. Per partecipare, bisogna iscriversi al form online. “È davvero bello vedere le associazioni studentesche impegnate nell’organizzazione di momenti di confronto su temi tanto attuali e così alti - il commento in apertura dell’assessore all’Università, Chiara Gatta -. I due anni di emergenza sanitaria avevano costretto a rinviare o spostare sulle piattaforme digitali questi appuntamenti: è positivo dunque questo ritorno in presenza”.
“Soprattutto - rimarca l’esponente della giunta - se consideriamo che coincide con la riapertura sistematica del Conference center, che deve diventare il punto di riferimento per questo genere di appuntamenti. Mi fa piacere che Msoi abbia inserito nel programma del proprio festival una parte dedicata alla Capitale della cultura: un percorso che, cominciato con la precedente amministrazione, non si concluderà nel 2025, ma dovrà essere il trampolino di lancio per lo sviluppo non solo culturale e turistico, della nostra città”.
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