‘Gorizia capitale dell’ipocrisia’: torna sabato 17 maggio il presidio antifascista per la quarta volta davanti al municipio

‘Gorizia capitale dell’ipocrisia’: torna sabato 17 maggio il presidio antifascista per la quarta volta davanti al municipio

LA MANIFESTAZIONE

‘Gorizia capitale dell’ipocrisia’: torna sabato 17 maggio il presidio antifascista per la quarta volta davanti al municipio

Di REDAZIONE • Pubblicato il 15 Mag 2025
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Nuovo appuntamento per la protesta, prolungata a oltranza per tutto l’anno. Rinnovate le richieste al Comune di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini e non ricevere più istituzionalmente la X Mas.

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La mobilitazione a cadenza mensile indetta ad oltranza continua come da programma: si svolgerà sabato 17 maggio, dalle 10 alle 12, il quarto presidio di fronte al Municipio di Gorizia, identificato dallo slogan “Gorizia capitale dell’ipocrisia – Mussolini non è mio concittadino”.

Come già spiegato negli annunci delle precedenti manifestazioni, i cittadini della città transfrontaliera di Gorizia-Nova Gorica hanno deciso di prolungare la loro protesta per tutto il 2025, anno della Capitale Europea della Cultura, o almeno fino a quando non otterranno delle garanzie rispetto alle loro richieste.

Dopo quelli del primo febbraio, del 15 marzo e del 12 aprile, il quarto appuntamento sarà caratterizzato dagli interventi di Ennio Francavilla (Anpi Piedimonte-Podgora), Luca Meneghesso (circolo libertario Caffè Esperanto di Monfalcone) e Gianluca Paciucci (Aps Tina Modotti di Trieste). Verrà letto nuovamente il comunicato bilingue degli organizzatori, per poi consentire a chi vorrà di parlare ed esporre le proprie idee ed avanzare eventuali proposte.

Continua inoltre la raccolta firme rivolta, scrive la nota stampa del comitato organizzatore, a «quei goriziani che vogliono dichiarare, seppure simbolicamente, “di voler rinunciare alla cittadinanza goriziana”, oppure, se non residenti, di sostenere tale iniziativa». Petizione che, fa sempre sapere il comunicato, è stata già sottoscritta da «Senatori, Deputati, Consiglieri Regionali e Sindaci di questa regione».

Queste le richieste che il presidio rinnova e avanza al Comune di Gorizia: revocare a Benito Mussolini la cittadinanza onoraria di Gorizia, celebrare il 25 aprile di ogni anno la Festa della Liberazione dal nazifascismo e non ricevere più in maniera istituzionale i rappresentanti della Decima Mas. Richieste, concludono i promotori della mobilitazione, «alle quali si era inizialmente associato anche il responsabile del programma della Capitale europea della Cultura 2025, Stojan Pelko, in qualità di rappresentante morale dei cittadini della città transfrontaliera, quantomeno sotto la bandiera della Cultura». 

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