la celebrazione
Gorizia celebra la Giornata dell’Unità in anticipo, oggi alzabandiera a Monfalcone

Ieri mattina la celebrazione in piazza Vittoria in anticipo rispetto a Roma, oggi l'appuntamento a Monfalcone. Cisint: «Paese basato sulle leggi cui tutti dobbiamo rispetto».
Gli onori all'alzabandiera hanno caratterizzato le piazze di tutta Italia nella giornata di ieri, domenica 17 marzo, in occasione della Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e deIla bandiera. Appuntamento che si è svolto anche a Gorizia, seppur in orario anticipato rispetto a quella del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'Altare della Patria a Roma. Una necessità imposta dalle operazioni di disinnesco delle bombe nell'area della stazione Transalpina a Nova Gorica, ad opera degli artificieri sloveni e seguite in diretta dalla Prefettura.
L'anticipo è stato autorizzato dall'Ufficio del Cerimoniale di Stato, svolgendo la cerimonia alle 8.30 alla presenza del prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi, delle massime autorità civili e militari e delle associazioni combattentistiche e d’arma. In piazza della Vittoria c'era anche il picchetto d’onore e il trombettiere della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”. L'ammainabandiera si è invece tenuto alle 17.30, alla presenza della cittadinanza. «Oggi come non mai è importante ribadire i valori che ci fanno comunità unita» ha commentato l'assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano Callari.
Valori, ha rimarcato l'esponente della giunta Fedriga presente ieri mattina a Gorizia, «espressi e incarnati nella Costituzione, nell'Inno d'Italia e nella nostra Bandiera. Principi che, anche attraverso la nostra quotidiana condotta, come uomini e donne delle Istituzioni, come cittadini e come italiani, devono ispirarci. Per diventare un vivo esempio per le nuove generazioni, affinché il sacrificio di tutti i patrioti che resero possibile l'unità della nostra Nazione non vada mai a perdersi».
Monfalcone ha invece scelto oggi per la ricorrenza, presso il Monumento ai caduti in collaborazione con Assoarma. Davanti agli alunni della scuola primaria Amelio Cuzzi, autorità civili, militari e religiose, associazioni d’arma e la cittadinanza, il sindaco Anna Maria Cisint ha rivolto un invito a cittadini e studenti a «fare la propria parte per l’Italia. Cos'è la Patria? Non è solo un posto fisico. È un’anima che ci ha lasciato chi è venuto prima di noi e per noi ha combattuto. Qualcuno cui dobbiamo rispetto: che è lingua, identità, legge, democrazia. Il rispetto non è solo una parola ma va dimostrato nei fatti per chi ha combattuto nel nome di un’Italia libera».
«Nella nostra città - così la prima cittadina - il sentimento della Patria assume un valore particolare perché le vicende della storia ci hanno fatto scegliere più volte da che parte stare, avendo sempre come ispirazione di fondo il senso di appartenenza alla nazione italiana. Per questo ogni giorno abbiamo delle responsabilità: se ognuno fa la propria parte nel portare avanti l’orgoglio di essere italiani, potremo sempre dire che siamo un Paese libero e democratico, basato sulle leggi cui tutti dobbiamo rispetto». Hanno accompagnato gli interventi la lettura della poesia di Pierpaolo Freschi “Il coraggio di essere unici”, a cura del socio Ipa Massimo Pian.
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