Genitori fermi sul no dell'accorpamento di Grado, parte la raccolta firme

Genitori fermi sul no all'accorpamento di Grado, parte la raccolta firme

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Genitori fermi sul no all'accorpamento di Grado, parte la raccolta firme

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 13 Mar 2024
Copertina per Genitori fermi sul no all'accorpamento di Grado, parte la raccolta firme

L'associazione Peter Pan e il Comitato dei genitori chiedono che l'Ic Marco Polo resti intatto, «è una questione identitaria e legata alla stagionalità».

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La fusione tra gli istituti comprensivi “Marco Polo” di Grado e “Dante Alighieri” di San Canzian d’Isonzo fa ancora discutere. La contrarietà dei genitori, mossa da diverse motivazioni, si concretizza ora con la promozione di una petizione della quale si fanno portavoci l’associazione Piterpan di Fossalon e il Comitato composto da genitori e cittadini. Saranno raccolte le firme che verranno presentate al Consiglio regionale. Nel comunicato inviato alla nostra redazione, i promotori si dicono contrari all’«assorbimento ad un'altra realtà scolastica differente».

«Non si può definire “creazione di una nuova autonomia scolastica” un visibile assorbimento in un altro istituto, distante per chilometri, diverso per identità, storia, lingua parlata, economia e società, poiché la nuova fusione, altro non è che una norma di risparmio, atta a mantenere il dirigente scolastico, il consiglio d’Istituto, e la segreteria di San Canzian d'Isonzo, e a far scomparire quelli di Grado. L’associazione e il comitato fanno quindi leva sul concetto di identità per sostenere la propria autonomia, quella di una realtà che – scrivono i firmatari – è «una scuola senza confini».

«Grado vuole mantenere un'autonomia scolastica, decisionale ed economica sul proprio territorio, che è caratterizzato da una forte identità di tipo storico, culturale e linguistico, per tenere salde le proprie radici, e si chiede come si sia arrivati a questa decisione per l’Isola, e soprattutto perché sia stato deciso a porte chiuse all’insaputa dei cittadini e della comunità già, a quanto pare, nel mese di luglio 2023». Poi i riferimenti al turismo «che influenza molte attività economiche nel periodo tardo primaverile ed estivo».

«È legata ad una stagionalità -sostengono le compagini -che incide quindi sul tempo e sulla relazione scuola-famiglia. È stato deciso di aggregare ad altro Istituto Comprensivo quello della "piccola Isola", per renderlo parte integrante di un "arcipelago", a cui non appartiene. Si ritiene invece, che sia opportuno continuare ad affrontare i vari aspetti della vita scolastica, nel territorio in modo integrato, mantenendo vivi la propria autonomia ed il proprio bilancio sociale a cui va data particolare attenzione».

Associazione e Comitato fanno inoltre notare che Grado «ha tutti i requisiti per ottenere la dizione di “piccola Isola” come nel 2014 è stato richiesto al ministero dai nostri uffici comunali, con una deroga promessa, concessa, ma mai ufficializzata nel “de jure”, ma “de facto”. Infatti si trova nell’elenco delle isole lagunari e lacustri ed è compresa nell'ambito dei siti Natura 2000. Anche a Grado, insieme alle isole minori marine del Centrosud e delle zone disagiate del sud, vengono riconosciuti sostanziosi incentivi e finanziamenti per supportare le nuove imprese, non de popolare il territorio, senza dimenticare le istituzioni scolastiche, alle quali si riconosce il diritto a mantenere la propria personalità giuridica, anche con un numero inferiore ai 400 studenti».

Gli “iniziatori” della petizione fanno poi riferimento a «un'azione didattica ben coordinata e continuativa» e al «delicato percorso della crescita dei bambini e dei ragazzi». «Tutto questo potrebbe diventare però di difficile attuazione, se non si tenesse debitamente conto della specificità del territorio – rimarcano i promotori- nella delibera 1922 del 1° dicembre 2023, vengono coinvolti 17 tra accorpamenti, fusioni e soppressioni. L’stituto Comprensivo gradese risulta essere il più penalizzato, poiché la prospettata nuova sede si troverebbe a 22 km di distanza, contro una media di 3 o 4 km delle altre realtà scolastiche della regione. Tale piano è irricevibile, inadatto, sfavorevole e penalizzante».

«Non possiamo accettare un modello di assorbimento che andrebbe ad indebolire ed appiattire inevitabilmente la collaborazione tra scuola e famiglie. Soltanto con la dirigenza esclusiva e continuativa, ed il mantenimento del consiglio d’Istituto e dei nostri docenti, il Comprensivo “Marco Polo” potrà continuare ad essere il punto di riferimento per le famiglie, nel delicato percorso della crescita dei nostri bambini e ragazzi» così in chiusura il sodalizio e i genitori.

Il polo unico conterà più di mille studenti e – nel complesso delle varie articolazioni – 200 insegnanti. Con il nuovo anno scolastico, l’organico al servizio dei plessi scolastici non dovrebbe subire mutamenti, se non aumentare di qualche unità. Ci sarà però un solo preside – che sarà nominato a settembre - e un solo direttore dei servizi generali amministrativi. La Regione ha assicurato che a grado non mancherà uno sportello di segreteria dedicato alle esigenze delle famiglie dell’Isola.

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