Galilei e Slataper all'ex Ospedale, un campus sul confine di Gorizia

Galilei e Slataper all'ex Ospedale, un campus sul confine di Gorizia

la riqualificazione

Galilei e Slataper all'ex Ospedale, un campus sul confine di Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 10 Dic 2021
Copertina per Galilei e Slataper all'ex Ospedale, un campus sul confine di Gorizia

Lavori di messa in sicurezza troppo onerosi, a gennaio il concorso. Saranno spostati 1.200 ragazzi.

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L’idea era iniziata a circolare già in primavera, quando venne presentato il programma dei lavori sulle scuole della provincia. Oggi, è arrivata l’ufficialità: nell’area dell’ex ospedale civile di via Vittorio Veneto sorgerà un campus studentesco. Per il momento non ci sono ancora piani definitivi, né un cronoprogramma prefissato, ma l’obiettivo è stato sottolineato questa mattina dal sindaco Rodolfo Ziberna, insieme agli assessori regionali all’Istruzione, Alessia Rosolen, e alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, in sala Dora Bassi.

Da gennaio, la Regione - proprietaria dell'immobile - indirà un concorso progettuale per riqualificare l’area, gran parte abbandonata da quasi 20 anni, su cui partire per elaborare il piano definitivo. L’auspicio è arrivare con il documento pronto entro la fine del mandato della giunta Fedriga, nel 2023, con la visione di vedere realizzato il tutto non prima dei prossimi 4 o 5 anni. Nel frattempo, si punterà a capire come recuperare quest’ampia zona sul confine, non solo dal punto di vista degli immobili ma anche dei collegamenti dei mezzi di trasporto per ragazzi e docenti.

Qui dovranno trovare sede gli istituti Galilei-Fermi-Pacassi e i licei Slataper, le cui case attuali necessitano di importanti lavori di messa in sicurezza anti-sismica. Cantieri economicamente onerosi, che hanno portato l’amministrazione regionale a proporre di spostare il tutto altrove, demolendo l’ex nosocomio e creando un immobile che possa ospitare la didattica. “Su questo luogo ci sono state diverse idee - ha spiegato il primo cittadino - dalla Rsa al carcere europeo. L’area è destinata ad implodere, la progettualità coniugherà le diverse esigenze”.

Solo i due poli contano un totale di circa 1.200 studenti, ma si ragionerà anche su possibili altre realtà da inserire. La scelta sulle prime due è caduta per i lavori che erano già stati preventivati tra via Diaz e via Puccini, nonché per il fatto che queste sedi non sono vincolate dalla Sovrintendenza. Ciò significa che, un domani, potrebbero essere a loro volta riconvertite d’uso, magari dopo la demolizione. Tutte ancora idee in divenire, che seguiranno un iter lungo e complesso come preannunciato dai tecnici. Difficile anche stimare il costo dell’operazione, attorno ai 12 milioni.

Il concorso progettuale servirà proprio a quantificare la spesa e i tempi di realizzazione. “Sarà il primo campus di questo tipo - ha evidenziato Pizzimenti - e la Regione è pronta supportare parte dei lavori. Bisognerà poi trovare risorse a livello nazionale ed europeo”. La collega di giunta si è detta fiduciosa di trovare le somme che saranno necessarie, grazie proprio ai piani che verranno elaborati, ricordando che Trieste ha già messo a disposizione 11 milioni in tre anni per la sola Gorizia. Un percorso analogo verrà seguito anche a Monfalcone, con un ulteriore campus.

Nel frattempo, la Regione manterrà gli investimenti previsti sul Galilei, con i lavori per realizzare la nuova palestra (2,3 milioni di euro), la manutenzione urgente della facciata (150mila) e dell’impianto elettrico generale (215mila) e il rifacimento dei servizi igienici (110mila). Calendarizzati interventi anche allo Slataper per la manutenzione straordinaria della palestra (235mila). Tutti interventi che serviranno a garantire la permanenza dei ragazzi fino a quando non sarà possibile trasferirsi nella nuova ubicazione. Il concorso costerà 75mila euro, così come quello per la città bisiaca.

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