Il Fondo del Gect premia 27 progetti per GO!2025: pronti 4,5 milioni

Il Fondo del Gect premia 27 progetti per GO!2025: pronti 4,5 milioni

a gorizia

Il Fondo del Gect premia 27 progetti per GO!2025: pronti 4,5 milioni

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 18 Set 2023
Copertina per Il Fondo del Gect premia 27 progetti per GO!2025: pronti 4,5 milioni

Pubblicata la graduatoria del primo bando con fondi europei, 87 progetti hanno superato la soglia. Aggiunti 1,5 milioni, a inizio 2024 il secondo bando.

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Arriva la tanto attesa graduatoria della prima tranche del Small project fund, ossia i fondi destinati a iniziative legate a GO!2025. In tutto, sono stati 27 i progetti finanziati grazie ai fondi Interreg messi a disposizione del Gect Go e, questa mattina nella sede dell’ex Provincia di Gorizia, sono stati presentati i vincitori. Una selezione che ha richiesto tutta l’estate di lavoro, dopo aver richiamato 239 proposte da Italia e Slovenia, da Lubiana a Venezia. Alla fine, saranno concessi circa 4,5 milioni di euro.

Inizialmente erano previsti solo 3 milioni di euro, sui complessivi 7 messi a disposizione dal programma europeo, ma come ha sottolineato la direttrice del Gect Go, Romina Kocina, “più di un terzo dei progetti presentati ha superato soglia. Abbiamo così deciso di scorrere la graduatoria” con lo stanziamento di ulteriori 1,5 milioni. Somma comunque non sufficiente per accontentare tutte le 87 idee che hanno superato la soglia degli 85 punti. Solo quelle con un punteggio pari e superiori a 91 hanno avuto accesso ai contributi.

C’è però una seconda “finestra” per chi è rimasto a bocca asciutta, in particolare per i partenariati: un ulteriore bando Interreg Italia-Slovenia, aperto da 20 giorni e che si chiuderà a fine ottobre. “Ci sono tanti progetti validi che non sono stati finanziati dal Gect” ha rilevato Aljoša Sosol, responsabile del segretariato congiunto per il programma transfrontaliero, e in questo caso ci saranno 8 milioni a disposizione con possibilità di accedere a finanziamenti anche di 900mila euro, a differenza dei 200mila con il Gect.

In ogni caso, con questo filone le regole saranno più stringenti, a partire dalla necessità di presentarsi con un partner. Tornando al bando goriziano, “è stata la prima volta che gestivamo un fondo simile - ha rimarcato Laura Comelli, autorità di gestione dell’Interreg -, è stata una sfida ampiamente superata”. Come poi spiegato dal vicepresidente del Gect, Tomaž Konrad, sono stati 120 i progetti che sono rimasti sotto la soglia. Tra quelli premiati, 15 hanno come capofila un soggetto italiano, 12 sloveno. Sono nove gli enti pubblici.

Rievocazioni, gusto, musica e turismo: i progetti finanziati da GO!2025


Ben 18, quindi, le realtà private. Per quanto riguarda l’ammontare dei fondi, 22 proposte vanno dai 100mila ai 200mila euro, quattro sono sotto i 50mila e uno è di 83mila euro. I contributi più importanti sono andati a Fondazione Carigo, associazione IoDeposito, Kinoatelje, i Comuni di Romans, Aidussina, Nova Gorica e Brda, ente del turismo di Brda, i francescani di Monte Santo e Castagnavizza, Kulturni Dom Gorica, Na Trgu,con, Zavod za radijsko astronomijo, Movimento Turismo del Vino Fvg, Forum slovanskih kultur e Comunità di montagna della Carnia.

Tutti questi hanno ottenuto circa 200mila euro ciascuno, contando anche la Città di Venezia con un percorso del Teatro La Fenice. La durata media dei progetti è di 15 mesi, su un massimo di 24 previsto dal bando. Dieci le aree tematiche che sono state premiate, dal turismo - la più corposa con otto progetti - alla musica, passando per film, sport, residenze, musei, astronomia, lingue, teatro e danza. Oggi ci sarà il primo incontro con i lead partner per indicargli i prossimi primi step da fare per arrivare alla firma del contratto.

Ricordando l’ultima visita della delegazione europea, il direttore del programma di GO!2025 Stojan Pelo ha rimarcato che il bando è stato scritto ad hoc per far concentrare i progetti sui temi e obiettivi della Capitale europea della cultura. A valutare le proposte, è stato un team congiunto di zavod e Gect. Dal canto suo, l’istituto sloveno deve ora lavorare per poter impiegare i fondi di Lubiana sul programma. Dopo questa prima tranche, ora si attende già la seconda attesa a inizio 2024. “Il bando nuovo avrà regole nuove” ha anticipato Kocina.

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