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Fine vita, ok alle 7mila firme raccolte in Fvg: «Ora la Regione agisca»

La Commissione di garanzia ha stabilito all’unanimità che sono valide le oltre 7mila firme raccolte in regione, a breve la discussione in III Commissione.
Ieri, martedì 19 settembre, la Commissione di garanzia ha stabilito all’unanimità che sono valide le oltre 7mila firme raccolte in Friuli Venezia Giulia e depositate in Consiglio regionale l’11 agosto per arrivare alla legge regionale di iniziativa popolare sul fine vita promossa dall’associazione Luca Coscioni. Molte di più di quante fossero necessarie per presentare la proposta di legge: «Segno evidente di quanto il tema sia importante e sentito», commenta il consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, Enrico Bullian.
L'esponente dell'opposizione è stato uno dei tanti amministratori pubblici autenticatore delle sottoscrizioni, presente al deposito delle firme. «Cittadine e cittadini chiedono a gran voce una chiara e forte azione istituzionale per riconoscere il diritto al fine vita con tempi e procedure certe, già sancito dalla Corte Costituzionale», aggiunge Bullian, che è il primo firmatario della mozione sul fine vita, sottoscritta da rappresentanti di tutti i gruppi consiliari di opposizione, la cui discussione in Aula è stata rinviata a fine novembre.
Si era infatti deciso per un approfondimento che dovrebbe iniziare a breve sul tema in III Commissione consiliare, competente per materia. «Anche la deliberazione della Commissione di Garanzia è un passo nella giusta direzione, per l’attuazione di un diritto che può interessare tutti e che vede la popolazione largamente favorevole in maniera trasversale. Oggi è anche l’occasione per ringraziare l’associazione Luca Coscioni per aver promosso questa proposta, le Cellule regionali per aver organizzato la raccolta delle sottoscrizioni, i volontari e gli autenticatori che l’hanno supportata e i cittadini che hanno aderito con entusiasmo».
«È doveroso che la III Commissione e il Consiglio regionale si adoperino per colmare questa mancanza legislativa, riallineando le istituzioni alla società, lasciando libertà di scelta e il rispetto delle volontà delle persone che si trovano nelle condizioni estreme di sofferenza previste dalla Corte costituzionale» conclude Bullia. In Friuli Venezia Giulia, anche diversi coonsigli comunali del territorio di Gorizia (tra cui la stessa città) e della Bassa Friulana hanno deliberato a larga maggioranza a favore della mozione sul fine vita.
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