Fincantieri, i nuovi vertici a Monfalcone fissano gli obiettivi

Prima visita nello stabilimento, gli obiettivi della dirigenza: «Sinergia tra militare e civile».

È stata la loro prima visita a Monfalcone da quando sono stati nominati ai vertici dell’azienda. Questa mattina il nuovo amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, e il neopresidente, il generale Claudio Graziano, hanno accompagnato il ministro Giancarlo Giorgetti in visita nello stabilimento. Un cambio della guardia dopo l’era di Giuseppe Bono al timore, trovando “un’azienda che negli ultimi 20 anni ha fatto dei salti avanti, portando la navalmeccanica italiana ai vertici del mondo” ha esordito Folgiero.

“La cosa più bella girando per questo cantiere - le parole del nuovo ad - è vedere tanti giovani. Spesso le competenze non si tramandano, qui invece accade. Significa grande leadership mondiale ma anche tanto futuro, capendo quali saranno i prossimi cicli industriali”. Su questo fronte, c’è l’aspetto legato all’idrogeno alla base del confronto tra l’esponente del governo Draghi e l’omologo croato, Dario Filipovic, anch’egli presente. Sviluppi da applicare ai diversi asset del colosso, dal croceristico a quello militare.

“Ora siamo tutti concentrati sulla guerra in Ucraina - ha rilevato Graziano - ma sarà una guerra di competizione permanente. C’è una grande importanza di affrontare questa sfida, rafforzando la nostra presenza in Europa e aumentando la sinergia tra tecnologia militare e civile”. Dossier su cui è presente anche l’obiettivo di ricercare nuove fonti di energia, mentre il neopresidente esclude che la produzione di navi da crociere avrà una flessione, a dispetto del militare: “Abbiamo superato bene la pandemia, non c’è stata un’interruzione di ordini”.

“Fincantieri - ha aggiunto l’alto ufficiale - è capace di proporsi e ottenere vantaggi nella competizione e collaborazione industriale, anche nelle crociere saprà adattarsi alle nuove richieste”. Tutti gli sviluppi, però, si dovranno scontrare sul rincaro dei costi e la difficoltà di reperire materie prime: “Sull’acciaio - così Folgiero - l'azienda si è organizzata per trovare fonti alternative di approvvigionamento. Ho trovato una grande capacità di affrontare le complessità delle commodities e materie prime, l’acciaio arriva e in sufficienza”.

Il numero uno vede centrali nei piani aziendali due macro-trend: quello della croceristica, “che va a molla e con la normalizzazione del turismo post-Covid porterà nuovi ordini”, e il militare. Quest’ultimo “ha davanti di sé un futuro di aumento degli investimenti e l’Italia ha una leadership fondamentale sul navale-militare. C’è una sinergia tra questi grandi trend che si trascinano a vicenda”. Aree che richiedono personale, come confermato da Luigi Matarazzo, direttore generale navi mercantili, con oltre un centinaio di nuove assunzioni tra Monfalcone e Marghera.

In tutto questo, si inserisce anche l’aspetto delle infrastrutture, soprattutto dopo l’ingresso di Fincantieri nella realizzazione del nuovo ponte di Genova. “La forza di un’azienda con 250 anni di storia è nel core business - la posizione dell’ad - e poi ci sono le adiacenze. Queste vanno sviluppate quando il core business ti da una forza distintiva”. Ossia se i progetti sono affini a quanto già il colosso produce. In ogni caso, Matarazzo ha anche ricordato che le navi da crociere consegnate in epoca di pandemia hanno registrato ritardi di appena un mese e mezzo, a differenza dei competitor.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.