VERSO IL 6 GIUGNO
Festa del Sacrificio, si prega all’aperto alla Marcelliana e a Staranzano. Il Comune di Monfalcone: «Adeguarsi alle norme»

L’annuncio dato alla conferenza stampa per la Festa Diocesana dei Popoli. I fedeli musulmani trovano accoglienza nelle strutture cattoliche. Fermezza dell’Ente sulle preghiere collettive.
Anche per i fedeli musulmani del Monfalconese si avvicina l’Eid Al Adha, la Festa del Sacrificio che verrà celebrata venerdì 6 giugno. Stando alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato, le sedi dei Centri Islamici Darus Salaam e Baitus Salat non possono però ospitare momenti di preghiera collettiva. Nonostante le richieste di dialogo per ragionare sul tema avanzate da parte delle comunità islamiche e la formalizzazione – avvenuta, pare, due giorni fa - da parte di un’altra associazione culturale musulmana della città, non sembra ci sia un’inversione di tendenza da parte del Comune di Monfalcone.
A sciogliere il nodo della questione sono le Parrocchie del Monfalconese. «Facciamo il possibile per i fratelli musulmani» spiega don Flavio Zanetti, parroco dell’Unità Pastorale di Monfalcone “centro”. L’annuncio è stato dato alla conferenza stampa di presentazione della Festa Diocesana dei Popoli tenutasi stamane, proprio a riprova di valori e sentimenti che l’evento proporrà concretamente tra il 6 e il 21 giugno a Monfalcone, Ronchi, Staranzano e San Canzian.
I fedeli islamici del Baitus Salat di via don Fanin potranno pregare negli spazi all’aperto della parrocchia Marcelliana alle 7, lasciando libero il tutto prima delle 7.30. Un altro gruppo pregherà nel campo sportivo delle Stalle Rosse di Staranzano in più turni dalle 7 alle 10.
Lo conferma anche il decano di Monfalcone, Ronchi e Duino Aurisina e parroco dell’Unità Pastorale San Giuseppe – Staranzano, don Paolo Zuttion.
«Quando si può andiamo incontro alle esigenze delle varie comunità musulmane presenti in città cercando di dare risposte a vario livello – aggiunge don Flavio – ci sono fedeli delle nostre comunità a favore e altri contrari. Non c’è sempre l’unanimità ma cerchiamo di usare bene un criterio: il Vangelo. Andiamo quindi oltre ad ogni convenienza. La diocesi si rifà ai criteri indicati dai vescovi della Cei per quanto riguarda la concessione degli spazi a persone di altre fedi». Sulla questione, nel pomeriggio di oggi, venerdì 30 maggio, il Comune di Monfalcone ha diramato un comunicato congiunto del sindaco Luca Fasan e del consigliere delegato alla Lotta all’islamizzazione e europarlamentare della Lega, Anna Maria Cisint.
«Sorprende come i richiedenti islamici abbiano, proprio a ridosso della festa del Sacrificio, data di certo già conosciuta da tempo dagli stessi, inviato un’istanza all’Amministrazione imponendo addirittura un termine di risposta all’ente, ignorando consapevolmente ancora una volta il funzionamento di leggi e regolamenti – scrive l’Ente - le associazioni in questione sono enti di natura privatista e come tutti i cittadini, quindi, sono chiamati ad adeguarsi alle normative del settore».
«Il Comune, in ogni caso, nel rispetto di quanto previsto dalla legge, ha avviato l’istruttoria necessaria per effettuare le opportune verifiche e fornirà risposta ai richiedenti entro i termini previsti delle norme. Restiamo comunque sbalorditi di come oggi sia facile cedere all’Islam spazi dedicati ai cattolici» conclude la nota.
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