LA DIACIANNOVESIMA EDIZIONE
Staranzano sarà il cuore della Festa Diocesana dei Popoli per «costruire integrazione e promuovere la pace»

Incontri e dibattiti anche a Monfalcone, Ronchi e San Canzian. Don Milocco, «orientarsi per riscoprire il valore della convivenza in un territorio multietnico» tra sfide sociali e opportunità di dialogo.
«Orientarsi sul territorio per incontrarsi, proporsi e condividere e ascoltare»: questa è stata la frase chiave pronunciata stamane, venerdì 30 maggio a Staranzano, da don Valter Milocco, responsabile diocesano della Fondazione Migrantes di Gorizia che – assieme alla Caritas Diocesana di Gorizia, alla parrocchia di Staranzano, alle Unità Pastorali di Monfalcone e Staranzano, Ronchi dei Legionari e San Canzian d’Isonzo - promuove la Festa Diocesana dei Popoli. A supportare le iniziative volte principalmente a costruire integrazione e promuovere la pace, ci sono anche il Circolo Noi “Stalle Rosse” Aps e il Circolo Acli “Monsignor Plet” Aps. La presentazione è stata introdotta da Fabrizio Marusig, rappresentante del Consiglio Pastorale e del Consiglio Affari Economici della parrocchia di San Pietro e Paolo.
Il contesto di riferimento
Il territorio Goriziano e quello Monfalconese sono stati e sono un territorio multietnico. La composizione della popolazione attuale è frutto di incroci di diversi popoli che sono arrivati in queste terre di confine anche per la possibilità di lavoro che il porto e in particolare il cantiere navale offrivano. In questi ultimi anni la massiccia presenza di extraeuropei provenienti soprattutto, ma non esclusivamente, dall’Asia (Bangladesh) con usi, mentalità, cultura e religioni diverse ha determinato disagio e difficoltà di convivenza.
Gli abitanti locali, oltre a mal sopportare le abitudini degli stranieri, esprimono molte preoccupazioni e paure, inducendo parte della cittadinanza ad emigrare nei comuni vicini o ad assumere un atteggiamento ostile. Alcune forze civili e religiose si sono quindi impegnate ad affrontare la situazione in modo costruttivo per favorire una graduale integrazione e una pacifica convivenza. Tra queste appunto, c’è anche la Fondazione Migrantes che per vocazione propria si sente di offrire il suo contributo.
I temi
La festa diocesana in questione è arrivata alla sua 19esima edizione e per il secondo anno, dopo la passata edizione, verrà nuovamente ospitata a Staranzano ma coinvolgendo le 4 Unità Pastorali che saranno le “madri” che cureranno ed ospiteranno degli incontri tematici specifici.
L’aspetto educativo - sia delle nuove generazioni chiamate a crescere insieme nel rispetto delle diversità sia degli adulti – sarà il tema che sarà affrontato dall’Unità Pastorale di Monfalcone S. Giuseppe -Staranzano. Quello riguardante il mondo del lavoro e le numerose problematiche ed incongruenze che presenta, sarà affrontato dall’Unità Pastorale di Monfalcone “Città”. L’approfondimento sulle attività sportive, ludiche e ricreative che possono facilitare l’integrazione, verrà trattato dall’Unità Pastorale di San Canzian d’Isonzo. Di mass media che esercitano una grande influenza sulla mentalità e sulle opinioni della gente, si parlerà nell’Unità Pastorale di Ronchi dei Legionari.
Le voci
Per il vicedirettore della Caritas Diocesana Adalberto Chimera la festa è «uno strumento per creare fratellanza ed uscire dalla confusione dei linguaggi». Il parroco di Staranzano e decano di Monfalcone Ronchi e Duino Aurisina don Paolo Zuttion ha sottolineato la valenza dell’iniziativa dal punto di vista della partecipazione «che non sarà solo quella dei gruppi etnici ma intende coinvolgere anche la popolazione residente». «Abbiamo accolto l’invito dell’arcivescovo Redaelli – sono le parole di don Zuttion – che ci ha chiesto di collaborare insieme. Così le quattro Unità Pastorali proporranno dibattiti ed approfondimenti itineranti». Di «incontri che affrontano vari ambiti della vita» ha riferito don Flavio Zanetti, parroco dell’Unità Patorale Monfalconese, mentre monsignor Ignazio Sudoso, parroco di San Lorenzo e Santo Stefano di Ronchi, ha parlato delle dimensioni sociali interessate dal fenomeno migratorio. «Ognuno degli ambiti di cui si parlerà – sono le parole del sacerdote – creano cultura e generano reazioni».
Il programma
Il primo incontro si terrà venerdì 6 giugno all’Oratorio “Monsignor Foschian” di Monfalcone alle 18.30. Il tema sarà “Educare giovani e adulti all’integrazione”. Interverranno: don Vincenzo Salerno, dell’Università Salesiana di Mestre, direttore dell'Opera Salesiana di Gorizia, il dottor Alessandro Tomba, direttore risorse umane Roncadin e la dottoressa Stella Ramollari, formatrice e mediatrice culturale. Modera il giornalista Guido Baggi. Venerdì 13 giugno, sempre a Monfalcone ma all’Oratorio San Michele, alle ore 18.30, sarà la volta della conferenza “L’integrazione dei lavoratori stranieri: esperienze a confronto”. Vi prenderanno parte Massimiliano Ciarrocchi, direttore generale di Confindustria Alto Adriatico, padre Giovanni La Manna, direttore Caritas Diocesana Trieste ed ex presidente del Centro Astalli Roma e il dottor Alessandro Vescovini, presidente SBE VARVIT. Modera il direttore Voce Isontina, Mauro Ungaro.
A Ronchi dei Legionari, sabato 14 giugno, nella sala conferenze del Consorzio di Bonifica in via Duca d’Aosta, alle ore 19,30, si discuterà de “L’influenza dei Mass Media sulla “paura” del diverso”. Interverranno Matteo Liut, giornalista di Avvenire, padre Gianromano Gnesotto, giornalista ex direttore del mensile L’emigrato. Presenta la giornalista Selina Trevisan di Voce Isontina. Lunedì 16 giugno, all’Oratorio Santi Canziani Martiri di San Canzian d’Isonzo, alle ore 18,30, sarà la volta de “Lo Sport come strumento per promuovere l’inclusione sociale” con l’ingegner Giorgio Brandolin, ex presidente del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia del Coni, con Claudio Bardini, docente di scienze motorie all’Università di Udine e con il professor Marco Pizzo, docente di scienze motorie Monfalcone. Modera il giornalista Roberto Collini.
L’incontro di sintesi verrà ospitato venerdì 20 giugno a Staranzano nell’Oratorio “Stalle Rosse” dove alle ore 19,30 si terrà la conferenza “Percorsi per costruire integrazione, promuovere pace”. Parteciperanno: Salvatore Ferrara, giornalista di questa testata e monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente Fondazione Migrantes. Alla serata si terrà così una tavola rotonda con i sindaci di Staranzano, Ronchi dei Legionari e San Canzian d’Isonzo. Al momento, sono state espresse «delle riserve» da parte del Comune di Monfalcone. Modera la giornalista Gioia Meloni.
Nella stessa giornata, alle ore 21, comincerà la festa “Serata pizza…. degustazione di pizza napoletana”. Il giorno seguente,sabato 21 giugno, dall’area parrocchiale di Staranzano, alle ore 16.30, prenderà il via la Passeggiata per la Pace che percorrerà le vie del paese. Alle ore 18, verrà celebrata la santa messa multilingue per i gruppi cattolici. Al termine, si potranno degustare i piatti multietnici ed ammirare degli spettacoli folcloristici.
I commenti
Il primo ad accogliere con entusiasmo la notizia è il sindaco di Staranzano Marco Fragiacomo che garantisce l’appoggio dell’amministrazione comunale. «La famiglia umana è unica – commenta il primo cittadino – è bene che ci siano iniziative di senso che contrastano chi invece lavora per accentuare le differenze in senso negativo e che invece sono un valore a favore della pace. Per questo serve fare rete e noi ci siamo». Di impegno per il coinvolgimento della comunità, ha garantito l’assessore all’istruzione Giuseppina Gambin.
Positivo anche il consigliere regionale Enrico Bullian che ha espresso gratitudine per «una progettualità partita in anni non sospetti». «Guardando al futuro – spiega il consigliere – in Fvg, entro il 2028, ci saranno 18mila lavoratori in meno e il calo demografico sarà ancor più consistente. Se non vogliamo congelare l’economia, le migrazioni non potranno che aumentare. Intanto iniziative private o associative vanno a sopperire alle mancanze delle pubbliche amministrazioni. C’è necessità di pacificazione e coesione sociale».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.


Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
