Festa del 2 giugno a Redipuglia, il ministro Nordio ricorda i valori di «patria, onore e dovere»

Commemorazione organizzata dal Comando Militare dell’Esercito. Discreta la partecipazione popolare e quella delle nuove generazioni con i Consigli Comunali dei Ragazzi.

Cerimonia al Sacrario Militare di Redipuglia nella tarda mattinata di oggi, lunedì 2 giugno, in occasione del 79esimo anniversario della Repubblica Italiana. La partecipazione popolare è stata discreta. Presenti, più del solito, le nuove generazioni anche grazie all’adesione di alcuni Consigli Comunali dei Ragazzi che hanno preso parte alla commemorazione organizzata dal Comando Militare dell’Esercito del Fvg e presieduta dal Generale di Corpo d’Armata Maurizio Riccò, Comandante delle Forze Operative Nord. A deporre una corona di alloro da parte del Governo, è stato il Ministro della Giustizia Carlo Nordio che è stato accolto ai piedi della Via Eroica dal Prefetto di Gorizia Ester Fedullo, dal vicario del Prefetto di Trieste Emanuela Milan e dal sindaco di Fogliano Redipuglia, Cristiana Pisano. Presente anche il Questore di Gorizia, Luigi Di Ruscio e le massime autorità militari locali.

Nella zona sacra, schierati i reparti delle quattro Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. La cerimonia è stata arricchita dalla musica d’ordinanza della Brigata Cavalleria Pozzuolo del Friuli e dalla presenza della Bandiera di Guerra del Terzo Reggimento Artiglieria Terrestre della Brigata Alpina seguita dai Labari delle Associazioni Combattentistiche d’Arma e dai Gonfaloni dei Comuni decorati al Valor Militare della regione. È stato il Cappellano Militare don Sigismondo Schiavone a dare lettura della Preghiera per la Patria, mentre – come da tradizione – la professoressa Paola Del Din ha dato lettura della motivazione del conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare al Milite Ignoto.

Nella sua allocuzione, il ministro Nordio ha richiamato i valori di patria, onore e dovere trasmessi dal «messaggio delle gradinate di questo Sacrario» e ha messo in guardia i presenti dal «pericolo del relativismo». Poi il passaggio sull’indipendenza: «Si difende con la “spada”». «La libertà si difende con il la forza - continua - Dulce et decorum est pro patria mori: La morte di questi giorni non è stata dolce in trincea ma è stata onorevole».«Onorando la Repubblica noi onoriamo il sacrificio di questi morti» così Nordio. Un ricordo che - nei passaggi successivi del suo discorso - il guardasigilli ha definito «dolce e amorevole» riferendosi a soldati periti assieme a tanti ragazzi di altre nazioni, esempi da seguire con «orgoglio» per sentire propri «patriottismo e giustizia».

A rappresentare la Regione è stato l’assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano Callari il quale ha ricordato l’importanza di ritrovarsi per la ricorrenza nella «Casa Comune di tutti». Sulla presenza della partigiana Del Din – richiamata anche dal ministro Nordio perché citata da Re Carlo Terzo in visita al Parlamento Italiano – Callari l’ha definita «l’emblema di quanto è costato il senso di questa Festa che oggi celebriamo». A margine della cerimonia, la senatrice Francesca Tubetti ha sottolineato la presenza dei rappresentanti dei Consigli Comunali dei Ragazzi di alcuni Comuni della regione. «Questa Festa – sono le sue parole – ci parla del vivere in uno stato libero e forte». Soddisfazione per l’evento ospitato nella comunità che amministra, anche per il primo cittadino Pisano.