le richieste
Forestale ferito da un fucile da caccia ad Aquileia, Legambiente preoccupata

L'associazione chiede un potenziamento del corpo, M5s perplesso sulle parole dell'assessore Zannier.
Legambiente Friuli Venezia Giulia espirme solidarietà all'ispettore del Corpo forestale, impallinato durante un servizio antibracconaggio ad Aquileia il 23 dicembre. Il presidente Sandro Cargnelutti definisce "molto grave quanto accaduto giorni fa nella Riserva di caccia. Ancora una volta, una persona è stata ferita da un cacciatore”. Ad essere colpito è stato un maresciallo del Nucleo operativo per le attività di vigilanza ambientale (Noava), struttura specializzata nelle attività di indagine.
"Si ripetono con frequenza questi eventi da parte di cacciatori più o meno maldestri - prosegue la nota - e, in ogni caso, va detto che l'attività venatoria è di per sé pericolosa e gli operatori pubblici che eseguono controlli devono essere adeguatamente tutelati e messi al riparo da ogni possibile incidente". L'associazione sottolinea anche l'apprezzamento "per i rischi che corrono. Fatti anche non a fuoco sono frequenti. Il personale di controllo, infatti, è spesso oggetto di intimidazioni e minacce".
"In questo caso, addirittura di un danno diretto e personale, con ferite e ricovero in ospedale. Questo evento richiama la necessità che la Regione tuteli al massimo i propri dipendenti forestali addetti ai controlli e aumenti con apposite iniziative formative la percezione dei rischi e dei pericoli in capo ai cacciatori quando sono in attività venatoria". Cargnelutti chiede che "finiscano questi eventi. I responsabili vengano severamente perseguiti e l’attività venatoria si svolga nella massima sicurezza per chi la esercita e per chi, nell'espletamento del proprio dovere, si trova alle prese con cacciatori".
Il sodalizio chiede infine all’assessore regionale all'agricoltura, Stefano Zanier, "di potenziare l'organico del Noava, stante le innumerevoli incombenze in capo al servizio per un efficace contrasto alle illegalità ambientali”. Sul tema, era intervenuto anche il Movimento 5 stelle, con la consigliere regionale Ilaria Dal Zovo che ha espresso vicinanza all'operatore ferito, sottolineando i "contorni inquietanti" della vicenda, "visto che il maresciallo, appostato per un'operazione anti-bracconaggio, da quanto abbiamo saputo sarebbe stato individuato da un visore notturno utilizzato dal cacciatore".
Quest'ultimo, prosegue l'esponente pentastellata, "avrebbe quindi sparato senza avere la certezza di chi fosse il bersaglio. Ci lasciano perplessi - conclude Dal Zovo - le dichiarazioni dell'assessore Zannier. Come riportato sui quotidiani, anziché proteggere il Corpo forestale e il lavoro degli operatori, sembrava volesse minimizzare l'accaduto, sottolineando le ripercussioni che questo episodio può avere per il mondo della caccia".
Foto di Lukas form PxHere
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