Falce e martello sul Carso, simbolo riemerso dopo il rogo in Slovenia

Riemersa l'immagine nascosta dalla vegetazione, poco distante dalla scritta Tito.

Lo hanno avvistato per la prima volta dall'alto e solo dal cielo è osservabile. Il devastante incendio che ha colpito il Carslo sloveno questa estate ha bruciato migliaia di ettari di vegetazione, riportando alla luce vecchi simboli che sembravano essere scomparsi, nascosti dalla vegetazione. Sulle alture di Renče, è così possibile osservare l'effige della falce e martello ritornata alla luce in mezzo alle piante bruciate, a lato strada, ma soltanto se si vola o si affidano le foto a un drone.

Il fotografo goriziano Alvio Massari è così giunto sul posto, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, ma da terra è impossibile individuare chiaramente il posto in cui si trova l'immagine, retaggio dell'epoca comunista. A poca distanza, anche un'altra scritta come quella che appare sulla cima del monte Sabotino con il nome di Tito. La stessa contro cui si era scagliato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, esprimendo delusione per la mancata distruzione dell'opera nel rogo.

Già in quell'occasione, erano state diverse le foto delle fiamme che lambivano la scritta composta da pietere, posta lungo la strada. L'area si trova lungo il percorso che va dal Fajti Hrib all'altura del Lešenjak.

Foto di Alvio Massari

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