la presentazione
Le due direttici guidano la Capitale della cultura, «serve personale»

I primi obiettivi verso il 2025, le due direttrici indicano la strada. Il coinvolgimento della cittadinanza.
Sarà un team al femminile quello che coordinerà il “dietro le quinte” della Capitale europea della cultura 2025. Questa mattina, sono state ufficialmente presentate le direttrici dei due enti principali che coordineranno i lavori tra Gorizia e Nova Gorica, ossia Kaja Širok e Romina Kocina, a capo rispettivamente della fondazione slovena GO!2025 e del Gect Go. La prima è entrata in carica già da qualche giorno, mentre la seconda terminerà il proprio incarico come dipendente regionale a breve e assumerà il nuovo ruolo a tempo pieno da inizio maggio. I punti principali, comunque, sono già delineati.
In cima alle priorità, infatti, c’è l’assunzione di nuovo personale. Ad oggi, infatti, il team che si dedica alla programmazione tra i due enti è composto da quattro persone, inclusa la stessa Širok, e alcuni bandi sono già aperti per trovare posizioni organizzative, tra cui quelle per i ruoli dei due vicedirettori. Le posizioni aperte sono cinque e la direttrice ha preannunciato che le assunzioni proseguiranno sicuramente fino al 2025, di pari passo all’aumento di lavoro che l’appuntamento internazionale richiederà avvicinandosi alla data fatidica. Aspetto, questo, raccolto dall’incontro avuto con gli omologhi di Matera.
Nel corso dell’incontro al Kulturni dom di qualche giorno fa, infatti, il direttore della fondazione Giovanni Oliva aveva evidenziato la necessità di dotarsi di una struttura amministrativa solida. Per questo, si punta ad avere un centinaio di dipendenti da qui ai prossimi anni, con l’obiettivo poi di concentrare il lavoro congiunto in una sede fisica e unica. Magari proprio in quell’Epicenter a cavallo del confine della piazza che dovrà essere realizzato in tempi stretti. Nel frattempo, nel Gect ci sono nove figure impegnate, ma anche qui sono attese nuove assunzioni per poter potenziare il lavoro.
Kocina, natia di Šempeter, ha evidenziato l’importanza di coinvolgere fin da ora i diversi soggetti della società civile. A partire dalle scuole, che saranno presto chiamate in prima persona. Dal canto suo, dal presidente del Gect, Paolo Petiziol, è arrivato il plauso per le due nomine e ha rinnovato il suo obiettivo di rendere Gorizia il punto di riferimento delle capitali della cultura degli ultimi anni. “Bruxelles ha bisogno di esempi come il nostro” le parole del sindaco Klemen Miklavič, mentre l’omologo Ziberna ha ricordato che “per ogni milione di euro che investiamo in quest'area transfrontaliera, potremo recuperare dai 15 ai 20 milioni”.
Per far conoscere i diversi progetti, oggi - lunedì 11 aprile - sono stati organizzati due incontri informativi aperti a tutti, sempre in piazza Transalpina. Dalle 14 alle 15 e dalle 17 alle 18, i diversi operatori di ambo i lati del confine si sono presentati e spiegato una bozza del progetto che porteranno avanti. Idee su cui saranno anche l’Europa, Lubiana e la Regione ad esprimersi, finanziando le diverse iniziative nei prossimi mesi. Fondi che si attendono per poter mettere completamente in moto la macchina e programmare le principali attività non solo nelle due città, ma anche nel resto del Friuli Venezia Giulia e Goriška.
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