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Capitale della cultura, Nova Gorica sceglie Širok per guidare il 2025

La docente scelta dal Comune sloveno, nome di primo piano a livello internazionale.
Sarà Kaja Širok a guidare l'istituto GO!2025, ossia la macchina organizzativa per preparare gli appuntamenti della Capitale europea della cultura 2025. La decisione è arrivata qualche giorno fa dal consiglio comunale di Nova Gorica, sostituendo così il direttore pro-tempore Gregor Karer nominato lo scorso novembre. Oltre alla designata, classe 1975 e già direttrice del Museo di Storia recente della Slovenia, hanno partecipanto altre due persone per la posizione, scegliendo però la studiosa che si è laureata proprio nella cittadina slovena in Storia contemporanea.
L'incarico durerà 5 anni e avrà il compito di seguire i diversi preparativi per l'appuntamento internazionale, coordinandosi con Gect e la controparte italiana. Širok ha studiato a Bologna e Roma, ricevendo un premio per la tesi di dottorato dall'Ufficio del governo della Repubblica di Slovenia per i connazionali all'estero. Dopo aver assunto la guida del Museo di Lubiana nel 2011, lo ha lasciato l'anno scorso dopo averlo arricchito di spazi moderni e progetti europei. Nel 2016 ha ricevuto l'Icom Slovenia Professional Award per il progetto internazionale Eurovision: Museums exhibiting Europe.
Ha ricevuto importanti riconoscimenti anche dalle istituzioni italiani, come il titolo di Cavaliere dell'ordine della Stella d'Italia nel 2014. Nel 2018 ha guidato il progetto internazionale "Izza zidov/ Observing walls", dove il ministero dell'Interno insieme al Museo di storia della Berlin Wall Foundation, Quarantasetteseroquattro, Beletrina e Rtv Slo ha studiato le divisioni di Gorizia, Nova Gorica, Berlino e Sarajevo. Dal 2021 è docente presso l'Università di Nova Gorica, alla facoltà in Storia della cultura. Il "debutto" nella nuova veste arriverà a inizio maggio, con una presentazione in piazza Transalpina insieme alla nuova direttrice del Gect, Romina Kocina.
L'amore per le storie di confine l'ha portata a svolgere attività di ricerca dalla museologia al patrimonio, passando per storia orale, studi sui confini, nazionalità e memoria collettiva. Pubblica su riviste scientifiche slovene e internazionali. I suoi testi si concentrano sui temi della visualizzazione del passato nelle pratiche commemorative nazionali, della creazione delle narrazioni nazionali, dell'emergere e della comprensione dei confini e della musealizzazione del passato. Nel 2019 il Parlamento europeo l'ha inserita nel Consiglio accademico della Casa della storia europea a Bruxelles.
Nel suo curriculum vanta numerose pubblicazioni, nonché esperienze e collaborazioni anche negli Stati Uniti. Fino alla recente nomina, ha lavorato come imprenditrice autonoma, consulente nel campo della gestione culturale e della storia contemporanea. Nel suo programma di project management della Capitale europea della cultura ha scritto che, nel 2025 e 50 anni dagli accordi di Osimo, "la regione di Goriška diventerà un centro di cultura e creatività europea. Il prestigioso titolo porterà nella nostra regione un importante messaggio di Unione europea e di valori di tolleranza, conoscenza e creatività senza confini".
Per Širok, il progetto "è una responsabilità condivisa della comunità e un lavoro per la comunità, nel superare le sfide della creazione di nuove pratiche culturali e dell'empowerment economico del settore. La nostra ambizione di essere in grado di creare senza confini, in modo originale, una cultura di alta qualità e accessibile deve diventare una lezione per tutte le future Capitali della cultura e per il più ampio spazio europeo". Sforzi che puntano alla "creazione di spazi di associazione e dialogo intergenerazionale, per l'empowerment creativo di tutti i membri della comunità, per l'intreccio di conoscenze e del patrimonio con nuove pratiche culturali".
Foto UNESCO Office in Venice
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