Cormons, due binari paralleli con Rfi per riaprire il cavalcaferrovia

Cormons, due binari paralleli con Rfi per riaprire il cavalcaferrovia

in aula

Cormons, due binari paralleli con Rfi per riaprire il cavalcaferrovia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 15 Lug 2023
Copertina per Cormons, due binari paralleli con Rfi per riaprire il cavalcaferrovia

La seduta questa mattina convocata alle 8 in sala civica, opposizione scontenta e scintille. Il sindaco Felcaro: «Risposto a tutte le domande».

Condividi
Tempo di lettura

L’amministrazione comunale di Cormons seguirà ancora due percorsi nella vicenda del cavalcaferrovia: la ricerca di un dialogo con Rete ferroviaria italiana e, al tempo stesso, la difesa nella vertenza legale avviata dalla stessa azienda. Lo ha detto questa mattina il sindaco Roberto Felcaro, rispondendo in una seduta straordinaria del consiglio comunale - accompagnata da polemiche sull'orario - ai gruppi di opposizione, richiesta da quest’ultima proprio per parlare dell’arteria chiusa ormai da oltre due anni a San Quirino, insieme all’abbattimento dell’Ecomostro.

In realtà, del secondo tema se n’era già parlato nella seduta precedente, dove il direttore dei lavori Mario Causero aveva spiegato l’attuale stato di fatto. Da qui, il primo cittadino ha ricordato i punti principali, all’indomani del vertice con l’assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante che ha garantito ulteriori 500mila euro per la bonifica dall’amianto. Gran parte della seduta - iniziata alle 8 davanti a un pubblico tutto sommato nutrito nonostante l’ora mattutina del sabato - si è così concentrata su Rfi.

Diverse le domande poste dalla minoranza, in un confronto che ha iniziato a scaldarsi proprio sulla vicenda cavalcaferrovia, con Patrizia Mauri (Progetto) che ha precisato come la richiesta dell’assise sia stata fatta “per chiarezza sui fatti, non c’è alcun interesse a strumentalizzare politicamente ma solo il problema di come uscire nel miglior modo possibile”. Ha quindi ricordato l’ordinanza del sindaco datata 20 gennaio 2021 che ha disposto la chiusura della zona, su segnalazione degli uffici per il distacco di alcuni elementi dalla struttura.

Con lo stesso atto, si chiedeva a Rfi di svolgere i controlli e mettere in sicurezza la struttura, ma quest’ultima ha impugnato l’ordinanza davanti al Tar, trovando esito positivo. Su questo passaggio, l’opposizione ha quindi chiesto del perché il Comune non abbia fatto appello al Consiglio di Stato: “Il sindaco aveva dichiarato di voler far ricorso ma non è stato così” ha attaccato Lucia Toros (Uniti). “Rfi ha richiesto oltre 200mila euro a titolo di risarcimento a carico dell’amministrazione” ha quindi rilevato Mauri, parlando della causa in corso.

Replicando, Felcaro ha ricordato a sua volta la vicenda, evidenziando come all’inizio “Rfi non ci mai dato riscontro alle nostre richieste, abbiamo emesso l’ordinanza per dare massima sicurezza ai cittadini. Il Tar ha detto a Rfi di intervenire ma non che il Comune deve restituire soldi”. Sul ricorso presentato dal colosso ferroviario, la scelta di far passare in giudicato la prima sentenza è stata “per strategia processuale”. Parallelamente allo scontro in tribunale, c’è però la ricerca di un dialogo, come l’incontro dei giorni scorsi con il presidente Dario Lo Bosco.

Un incontro con il vertice dell’azienda ferroviaria ritenuto proficuo, “tanto che lo stesso ha poi immediatamente allertato i propri dirigenti al fine di approfondire anche tecnicamente la questione” per avviare gli interventi di messa in sicurezza e riapertura. Su quest’ultimo punto, richiesto anche da Roberta Visintin (Start), una data ancora non c’è “ma si sta studiando per risolvere il problema”, ha ribadito il capo della giunta. Alla fine, però, solo Mauri si è detta parzialmente soddisfatta della relazione presentata.

Per Eros Simoni (Nuova Cormons), infatti, “il sindaco non ha risposto a nulla. Sono state dette molte inesattezze”. Acceso anche l’intervento di Annamaria Persoglia (Elena Gasparin sindaco), in particolare per ribattere alla stoccata di Felcaro sull’assenza della capogruppo: “Lei non è entrato in merito alle domande fatte, ha strumentalizzato l’assenza di Gasparin”. A conclusione, l’assessore Mauro Drius ha rimarcato come gli espropri nella zona siano state fatte a loro tempo, mancando invece l’intavolazione della proprietà dell’opera.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione