La donna nell'arte, la mostra Ginekofania a Gorizia tra Krainer e Bsi

La donna nell'arte, la mostra Ginekofania a Gorizia tra Krainer e Bsi

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La donna nell'arte, la mostra Ginekofania a Gorizia tra Krainer e Bsi

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 17 Mag 2023
Copertina per La donna nell'arte, la mostra Ginekofania a Gorizia tra Krainer e Bsi

Sabato aprirà i battenti la doppia mostra inserita in èStoria: se uno è il filo conduttore, due sono le sezioni e le sedi in cui si articola.

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Manca ormai poco all’inaugurazione ufficiale di èStoria - in programma, lo ricordiamo, nel tardo pomeriggio di venerdì 26 maggio - ma già nei prossimi giorni si potranno gustare alcune anteprime. Sabato 20, infatti, aprirà i battenti la doppia mostra “Ginekofanie”, doppia perché se uno è il filo conduttore, due sono le sezioni che la compongono e due le sedi in cui si articola. L’evento espositivo, realizzato con il patrocinio dell’associazione culturale èStoria e del Comune, con la partecipazione dell’associazione culturale Prologo, si propone di svolgere la matassa della multiforme natura del femminino, in tutte le sue possibili declinazioni e apparizioni.

Resa possibile grazie alla collaborazione di “Casa Krainer” e della Biblioteca statale Isontina, la mostra vede una parte dedicata all’arte contemporanea ospitata proprio nelle sale dello storico locale di via Rastello dove, sabato alle 17.30, si terrà la prima inaugurazione. Numerosi gli artisti isontini, veneti e sloveni che si sono interrogati sulla fenomenologia della donna: Daniele Bredeon, Livio Caruso_DDS, Pranvera Gilaj, 
Laura Grusovin, Francesco Imbimbo, Elvira “Vera” Mauri, Aleksander Peca,
 Chiara Pradella, Cristina Suligoi.

Accanto ai loro lavori verranno esposte inoltre un’opera di Lin 
Delija (scomparso nel 1994), messa a disposizione dal collezionista Armando
Nicoletti e una di Flavio Riz (scomparso nel 2020) messa a
disposizione dall’associazione culturale Prologo. La seconda parte dell’evento, di natura iconografica e bibliografica, è stata curata da Antonella Gallarotti, autrice assieme a Francesco Imbimbo e Livio Caruso, dei testi critici del catalogo. A lei spetterà il compito, martedì 23 alle 18, di guidare gli interessati alla scoperta del modo in cui Carlo Michelstadter si è approcciato alla donna tanto nella sua opera figurativa quanto nell’aspetto documentario.

Nelle vetrine 
dello Scalone d’Onore della biblioteca, si potranno trovare documenti letterari e opere grafico-pittoriche in cui il giovane artista e filosofo ha immortalato le
donne della sua famiglia, quelle di cui si è innamorato, quelle che ha ritratto e quelle che ha ridotto in caricature.
 Come spiega Gallarotti nel catalogo, «la rassegna non pretende di essere esaustiva, ma intende presentare una
panoramica rappresentativa dell'argomento attraverso le opere grafiche e gli
scritti di Carlo».
 Una selezione, dunque, di personaggi
 femminili spesso anonimi scelti fra gli schizzi a
lapis conservati negli album del Fondo
 Carlo Michelstaedter.

La mostra, che come detto inaugurerà a Casa Krainer sabato 20 alle 17.30, rimarrà poi aperta fino al 3 giugno.

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