A Gorizia ritorna èStoria, ecco il programma 2023 dedicato alle Donne

A Gorizia ritorna èStoria, ecco il programma 2023 dedicato alle Donne

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A Gorizia ritorna èStoria, ecco il programma 2023 dedicato alle Donne

Di Lisa Duso • Pubblicato il 20 Apr 2023
Copertina per A Gorizia ritorna èStoria, ecco il programma 2023 dedicato alle Donne

Il festival torna in centro da lunedì 22 a domenica 28 maggio, ecco gli ospiti attesi. Niente tende ai Giardini pubblici.

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Anche quest’anno torna l’attesissimo evento di Gorizia, l’imperdibile èStoria. I ringraziamenti sono arrivati dal sindaco Rodolfo Ziberna “un evento di carattere sovranazionale: sappiamo quanto i media nazionali abbiano considerato l’evento, non solo dal punto di vista turistico, che comunque rappresenta per l’indotto anche 70/100 mila persone che arrivano da fuori regione e fuori nazione, ma che riguarda i tre giorni una mole di stimolazioni culturali di spessore". L’importanza sottolineata è la collaborazione con gli enti locali e la Camera di commercio perché l’evento “possa crescere, avere maggiore ossigeno, avere ulteriori possibilità e sia sempre più forte e propositiva”.

E inoltre un evento grazie al quale la città di Gorizia “sempre di più si associa al nome della città anche di Nova Gorica” le parole del primo cittadino. A dimostrazione di questa transfrontalità anche la presenza del vicesindaco di Nova Gorica Anton Harej, che ha portato l’augurio della città: “Cercheremo di essere presenti e vi facciamo i migliori auguri”. Altro punto centrale è la partecipazione giovanile, che trovano un ruolo importante con la presenza della Tenda giovani – come ricordato dalla vicesindaca Chiara Gatta – che ha ringraziato tutte le associazioni che hanno accettato di partecipare. Realtà universitarie ricordate anche dal "patron" Adriano Ossola.

Tra queste risultano anche le Università degli studi di Trieste e di Udine, così come quella di Lubiana. Un evento che “deve dimostrare che Gorizia è pronta per l’evento internazionale del 2025” è intervenuto l’assessore alla cultura Fabrizio Oreti, sottolineando la necessità di sfruttarne al massimo il potenziale. Tra gli eventi da ricordare, Ziberna ha citato il suo intervento del 27 maggio “2025: Nova Gorica e Gorizia, Capitale europea della Cultura. Come valorizzare questa opportunità?” durante il quale si discuterà “delle prospettive progettuali e dei riflessi che la prima Capitale della cultura vedrà coinvolte due nazioni".

I luoghi del festival


Appuntamento che vedrà inoltre la presenza di Samo Turel, Paolo Petiziol, Roberto Ciambetti, Massimo Mamoli e Luigi Casillo. Alberto Bergamin, presidente della Fondazione Carigo, ha confermato l’impegno di vicinanza al progetto “che conferma la sinergia per il 2025” in dimostrazione anche a ciò che “si aspetta Bruxelles”. Il tema di quest’anno, più volte rievocato e già noto ai più, è Donne: “Un tema diverso che si può declinare in modo differente” si è espresso Ziberna, e che ha ricevuto anche i complimenti di Oreti, elogiando “il coraggio di Ossola di parlare di argomenti spigolosi”.

Questi gli spazi interessati quest’anno: il Teatro Comunale Giuseppe Verdi, la Tenda Erodoto presso Piazza Cesare Battisti, la Sala Giuseppe Verdi di Palazzo de Bassa, l'Aula Magna e l’Aula 4 del Polo Santa Chiara - Università degli Studi di Udine a Gorizia, il Trgovski Dom, la sala Dora Bassi, la Sala Storica presso l'Unione Ginnastica Goriziana, la Mediateca Ugo Casiraghi e i Giardini Pubblici per la mostra mercato Libringiardino.

“Abbiamo atteso lungamente di parlare di donne nella storia, il tema ci veniva suggerito ma io ero restio, non mi sentivo pronto affrontare tematica scottante e scivolosa, perché la stessa presenza delle donne nella storia è stata silenziosa e la strada per uscire dal disconoscimento nella storia dell’umanità ha portato effetti solo nell’ultimo secolo - ha spiegato Ossola - Le donne corrono, corrono avanti come un vento impetuoso”. Bergamin ha aggiunto che “nonostante tutto, finché non arriveremo a quella effettiva parità di genere è un atto necessario” e sperando “in stimoli positivi per maturare questa consapevolezza” peggiorata anche dalla pandemia.

Anche Massimiliano Ciarrocchi, vicepresidente dell'ente camerale, ha ricalcato l’importanza dello stesso festival per il 2025. “Uno degli elementi più importanti, perché Gorizia è un luogo che ben si adatta a parlare di storia complessa quale quella di questo territorio, e inoltre una manifestazione che porta sul territorio ricercatori universitari, autorevoli studiosi, giornalisti”. In progetto ben 200 incontri che, come specificato da Ossola, “si svolge nell’arco temporale di una intera settimana, da lunedì 22 a domenica 28 maggio, con un festival nel festival ossia l’èStoria film festival dal quale partiamo con il Palazzo del cinema”.

Grandi ospiti attesi


Ad aprire la kermesse sarà la visione di Estasi (1933) di Gustav Machaty, con Hedy Lamarr e nella serata saranno eccezionalmente le parole di Vittorio Sgarbi sulla pittrice messicana Frida Kahlo ad introdurre il film biografico (2002) a lei dedicato, “simbolo della modernità ed indipendenza delle donne”. Il secondo giorno assisteremo alla proiezione di Le meraviglie di Alice Rohrwacher, una delle più importanti registe a livello internazionale, in concorso contemporaneamente al Festival di Cannes e quindi alla premiazione di Marina Piperno, la grande produttrice italiana che ha percorso l’intero secondo Novecento e questo scorcio di nuovo secolo.

Tra le sezioni del programma si riconfermano èStoriaFvg, dedicata alle novità editoriali di rilievo e agli anniversari storici di particolare interesse, ed èStoria Giovani, con l’obiettivo di dare risalto al ricco patrimonio regionale di associazioni e centri che si impegnano in ambito culturale e sociale. Riprenderà anche èStoriabus, la sezione dedicata alle escursioni storico-culturali mirate a valorizzare il territorio e organizzate a bordo di bus con itinerari tematici. Gli itinerari saranno tre: un percorso sulla traccia delle portatrici carniche, un’uscita dedicata agli usi e agli antichi costumi friulani e della Carnia e una visita alla Trieste teresiana.

"Sarà una sequenza di donne in tutte le epoche, vesti e situazioni le più disparate. Da Sara Simeoni protagonista mondiale degli anni Settanta e Ottanta dell’atletica, con Susan Stryker storica newyorkese considerata la più accreditata della storia transgender. Si parlerà anche del rapporto controverso tra Gesù e le donne con Ezio Bianchi, e donne sante guerriere con Barbero con l’intervento su Giovanna d’Arco. Di nobili libertini invece con la Contessa di Castiglione: il tentativo è avere donne presenti che rappresentino un’epoca e un tema".

"Con Antonella Viola e Piergiorgio Odifreddi parleremo del rapporto tra donne e scienza, dello strano caso delle tre donne decapitate all’alba del Rinascimento in Italia e della questione delicatissima della maternità surrogata con Martina Terragni. Parleremo del tema della madre, figura di cui discuteranno Umberto Galimberti e Valentina Furlanetto; tema patriarcato si confronteranno due filosofi contemporanei quali Laura Ganzitano e Diego Fusaro” solo una breve anticipazione di Ossola a quella che sarà un ancor più ampia proposta del festival. Questi solo alcuni dei grandi nomi e dei più diversificati argomenti che verranno trattati.

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