Da Piazza San Pietro a Gorizia, il Presepe lagunare di Grado arriva ai Giardini Pubblici

Da Piazza San Pietro a Gorizia, il Presepe lagunare di Grado arriva ai Giardini Pubblici

A NATALE

Da Piazza San Pietro a Gorizia, il Presepe lagunare di Grado arriva ai Giardini Pubblici

Di Francesca Diviacchi • Pubblicato il 22 Ott 2025
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Dopo l'esposizione a Roma per la rappresentazione arriverà in città dal 20 dicembre per un mese. Omaggio alla Capitale Europea della Cultura.

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Presentato questa mattina, mercoledì 22 ottobre in comune a Gorizia, un importante evento che arricchirà il programma del Dicembre Goriziano. Dopo l’incredibile ed entusiasmante esposizione in Piazza San Pietro in Vaticano, che ha attirato oltre un milione di visitatori e grande risalto internazionale, il presepe lagunare di Grado sbarcherà a Gorizia come omaggio alla Capitale Europea della Cultura. Sarà inaugurato sabato 20 dicembre alle 17 ai Giardini Pubblici e resterà visitabile per un mese intero.

«Spero che, dopo il successo ottenuto in Vaticano, portare il presepe a Gorizia rappresenti un ulteriore momento di valorizzazione della nostra città – ha dichiarato il sindaco Rodolfo Ziberna – Oggi pubblichiamo ufficialmente questa iniziativa. La squadra che ha lavorato è molto ampia e desidero ringraziare in particolare il parroco di Grado. La tradizione del presepe è una cosa bella e stupenda, non solo nell’immaginario dei bambini, ma anche per tutto ciò che rappresenta. È un signor presepe, non un presepe qualsiasi, che esprime le tradizioni del nostro territorio».

L’opera, ideata da Antonio Boemo e realizzata su progetto dell’architetto Andrea de Walderstein, misura 14 metri per 30. Si tratta di una fedele ricostruzione di un grande casone di canne palustri che ospita la Natività, con una ventina di statue a grandezza naturale modellate a mano. Alla sua realizzazione hanno lavorato quaranta persone, che nel corso di oltre sei anni hanno curato ogni dettaglio, dalle strutture smontabili e riciclabili fino alla resa dei particolari che danno vita alla laguna. Il presepe riproduce la vita dei casoneri, con pescatori, fauna, vegetazione e l’acqua che muove delicatamente le batele, le piccole imbarcazioni tipiche. Le scene raccontano la vita quotidiana della comunità gradese, la fatica, la famiglia e i piccoli gesti d’amore. Presenti, inoltre, i Re Magi a bordo della batela condotta dalla moglie di un pescatore, che arriveranno fino sulla mota della Natività.

«Si tratta di un’opera impegnativa, iniziata più di sei anni fa insieme all’architetto – ha spiegato Antonio Boemo – Grazie all’Associazione Portatori della Madonna di Barbana, il presepe coinvolge tutta la comunità. Al Vaticano è stata un’esperienza indescrivibile e quando il Papa vi ha fatto una riflessione da solo è stato davvero meraviglioso».

L’architetto Andrea de Walderstein ha aggiunto «Il presepe è un’opera della comunità: lavorando insieme è venuto fuori un progetto davvero bello. Abbiamo previsto elementi smontabili e riciclabili. All’interno ci sono tutte le caratteristiche della laguna: fauna, pescatori e la Natività. Abbiamo trovato soluzioni per alcune problematiche, come l’acqua interna che attira gli uccelli, così da preservare l’integrità dell’opera».

«Sono contento di questa splendida occasione – ha dichiarato l’arcivescovo, Monsignor Carlo Roberto Maria Radaelli – Ho visto il presepe più volte in Vaticano e so quanto lavoro ci voglia e quanto sia stato apprezzato. Il presepe ci ricorda la nascita di Gesù, che porta pace. Gorizia vuole essere una città di pace, superando una frontiera una volta drammatica e di sofferenza. Le nostre città vogliono diventare simboli di fratellanza e armonia. Al di là della fede, il presepe rappresenta la nascita di un bambino che porta fraternità in un contesto di povertà, ma con una luce che illumina tutto».

Il presepe lagunare, con acqua, vegetazione e uccelli riprodotti con cura, sarà illuminato artisticamente per far risaltare anche di notte ogni dettaglio, dal fondo marino alle piccole barche in movimento. L’evento promette di diventare una tappa imperdibile del Natale goriziano, portando in città tradizione, arte e un messaggio di pace.

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