Cormons, le eccellenze di Simonit&Sirch premiate dal Ducato dei vini

Celebrati i due imprenditori, che sono tornati a casa dopo aver viaggiato nel mondo. Le nuove sfide.

Ancora una volta, il Ducato dei vini friulani ha premiato le eccellenze del settore a livello regionale. Lo ha fatto nella cornice della Sala civica di Cormons, con la cerimonia di consegna del Premio “Ricordo Isi Benini”. Il titolo è dedicato a chi promuove il vigneto Friuli e il suo nome nel mondo, venendo assegnato per l'occasione a Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, imprenditori e coach che proprio pochi giorni fa hanno annunciato il recupero della storica Baita di Capriva per farne un centro di formazione internazionale. La cerimonia ha anche permesso ai componenti dell'associazione di ritorvarsi dal vivo, dopo tanto tempo.

Sabato, quindi, l'incontro si è aperto con la prolusione del Duca Alessandro I. A coordinare l'evento è stato il giornalista, agronomo ed enologo Claudio Fabbro, memoria storica della nostra vitivinicoltura, alternando gli interventi del Duca Alessandro I e del Duca emerito Loris II – la scelta di attribuzione del premio avvenne durante il periodo della sua carica - e del professor Enrico Peterlunger, docente di viticoltura all’Università di Udine. Un excursus fra passato e presente, quello di Fabbro, declinato fra nomi storici come Valerio, Del Gobbo, Villotta, fra l’innovazione concretamente innervata sulla tradizione.

“Sono molti i motivi di soddisfazione nel ritrovarci finalmente riuniti in presenza - ha esordito il Duca Alessandro I - per la consegna di un premio significativo che riconosce la passione per il proprio lavoro e l’amore per le proprie radici. Un momento di festa che si unisce a un sentimento di rinascita per il Ducato, alla vigilia del 50esimo compleanno del sodalizio, per la realizzazione degli obiettivi condivisi dalla Corte ducale per il prossimo mandato, al fine di promuovere proteggere e valorizzare il ‘saper fare’ dei nostri viticoltori e la qualità dei vini autoctoni che hanno il sapore vero della nostra terra”.

“Sono particolarmente orgoglioso - ha sottolineato Loris Basso, presidente dell’Ente friuli nel mondo e Duca emerito Loris II - di premiare Marco Simonit e Pierpaolo Sirch proprio qui a Cormons, nel cuore del Collio da dove è partita la loro attività e dove ora, precisamente a Capriva, realizzano l’ambizioso progetto di una loro Accademia". Lo stesso ha sottolineato il profondo legame tra el due realtà, per uno scopo comune: "Comunicare e fare conoscere e amare il Friuli in tutto il mondo”. Plauso ai vincitori è arrivato anche da Peterlunger, che ha rimarcato "la loro passione per la vite e per il territorio".

“Sono stato da subito aperto alle iniziali proposte di Marco Simonit e Pierpaolo Sirch - ha spiegato il docene -. Del resto come sarebbe stato possibile sottrarsi al loro pacato ma inesorabile entusiasmo. Molto ci sarebbe da dire, anche riguardo alla Facoltà di Agraria a Cormòns per esempio, ma oggi è giorno di festa e quindi festeggiamo i Vine Master Pruners Simonit&Sirch, perché è anche grazie a loro, alla capacità di accettare le sfide e di non seguire sentieri precostituiti, che l’Università di Udine, ha saputo ritagliarsi negli anni un ruolo scientifico di primaria importanza non solo in Italia”.

Una storia di passione e di successo, quella dei due esperti che, partendo dal Collio, hanno dato vita a una lunga esperienza professionale che li ha portati a lavorare nei più prestigiosi Chateaux francesi, in Napa Valley, in Nuova Zelanda. Sempre col cuore nel Friuli in cui hanno mosso i primi passi, un nome per tutti quello di Mario Schiopetto, come ha ricordato Simonit (nella foto, a sinistra) nel momento dei ringraziamenti, “senza dimenticare la figura del professor Dubourdieu dell’Università di Bordeaux che con la sua autorevolezza accademica ci ha introdotti nei più prestigiosi Chateaux”.

Foto Petrussi

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