botta e risposta
Cormons, consiglieri assenti alle riunioni: ancora scintille nella politica
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La capogruppo di Azione repubblicana, ribatte dopo le accuse: «Io sempre presente, faccia i nomi degli assenti». Falato: «Forse li farò in Aula».
Avevano annunciato che non si sarebbero presentati e così è stato. Ieri pomeriggio, i gruppi di opposizione hanno disertato la capigruppo a Cormons, in contrasto con le modalità di gestione dei lavori del consiglio comunale da parte della maggioranza. Dopo lo scambio di battute dei giorni scorsi, ora è Annamaria Persoglia (Azione repubblicana, nella foto a sinistra) a ribattere al collega Massimo Falato (Start) che aveva dichiarato che alcuni esponenti dell’opposizione non partecipino alle sedute di coordinamento: “Faccia nomi e cognomi”.
“Io sono sempre stata presente - ribatte l’esponente della minoranza - e in passato ho sostituito anche Elena Gasparin quando non poteva. Non è giusto che Falato spari nel mucchio, dica espressamente chi non è presente”. È lo stesso coordinatore della capigruppo, peraltro, ad ammettere che “Persoglia ha sempre presenziato, è anche fresca di nomina (con la costituzione del nuovo gruppo Azione repubblicana, ndr). Quello che spiace è vedere l’assenza di consiglieri di vecchia data, ma non faccio nomi. Forse li farò in Aula”.
Il portacolori di Start rimarca quindi che “chi fa più polemica è colui che ha mancato più volte, non comunicando mai la propria assenza. Qualcuno ora lo ha fatto via social, ma non è sufficiente”. Precisa poi che “un consigliere studia fuori regione (Eros Simoni di Nuova Cormons, ndr) ed è giustificato, mandando sempre l’avviso via mail, ne rimangono due”. Uno scambio di accuse che sembra destinato ad avere un proseguo anche nel prossimo consiglio comunale. Nel quale bisognerà parlare di alcuni temi economici.
Su questo fronte, Falato ammette che sul punto ritirato nell’ultima seduta (relativa a fondi stanziati dalla Regione) “ci è mancata comunicazione come maggioranza. Avremmo dovuto esporre il problema dei tempi e trovato accordo, capisco che sia risultato indigesto all’opposizione . Abbiamo peccato forse di concertazione, bastava poco”. Sulle capigruppo, invece, rileva che “si pensava di fare una modifica al regolamento sui question time, ma l’assenza di ieri dell’opposizione indica che c’è qualcuno che guarda solo alla forma”.
Foto Tibaldi
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