lo scontro
Battaglia sui lavori d'Aula a Cormons, fine anno di scintille nella politica

L'opposizione attacca la maggioranza sulla gestione dei lavori e annuncia di disertare la capigruppo, Falato (Start): «Rispettato lo Statuto».
Si riaccendono i toni della politica a Cormons, alla vigilia di un nuovo consiglio comunale. I gruppi Uniti, Progetto, Nuova Cormons e Azione repubblicana attaccano la giunta del sindaco Roberto Felcaro, annunciando che non si presenteranno alla riunione dei capigruppo di giovedì 14 dicembre. “L’opposizione - attaccano gli esponenti in una nota - dice basta ad una maggioranza arrogante che pensa di gestire i rapporti con i gruppi consiliari di opposizione e i consigli comunali in barba alle regole democratiche”.
La minoranza mette quindi al centro la gestione dei lavori, rilevando che “il 12 dicembre è stata convocata la riunione dei capigruppo per il giorno 14, quarantotto ore prima. Non è la prima volta: nel recente passato era stata convocata anche un solo giorno prima, in un caso il giorno stesso. Ma parliamo anche delle convocazioni consiliari, fatte sempre all’ultimo momento anche quando gli argomenti sono parecchi e complessi. L’apice si è raggiunto durante l’ultimo consiglio comunale”, con la variazione al piano triennale delle opere.
Per le forze di centrosinistra, la decisione era stata presa “in piena difformità al regolamento e senza un preventivo coinvolgimento dei gruppi consiliari”, motivandola con carattere d’urgenza. "Solo quando è stato chiaro che non erano stati rispettati i tempi previsti dal regolamento e che soprattutto mancavano le motivazioni per giustificare un’eventuale urgenza, il sindaco, con tono seccato e stizzoso, ha deciso di rinviare il punto. Questo modo di lavorare e di gestire la cosa pubblica non ci piace” chiedendo così che “le regole vengano rispettate”.
Da qui, la decisione di disertare la “riunione dei capigruppo di cui, tra l’altro, non conosciamo nemmeno l’ordine del giorno”. Pronta la replica di Massimo Falato, capogruppo di Start e delegato alla convocazione delle stesse capigruppo: “Noi seguiamo quanto prevede l’articolo 10 dello Statuto, non ci sono termini perentori di convocazione. L’oggetto di questi incontri è l’analisi dell’ordine del giorno del consiglio comunale, chiedendo eventuali aggiunte all’opposizione. Spiace che alcuni consiglieri di minoranza non si sono presentati in passato”.
Situazioni, incalza l’esponente della giunta, dove “non era stato indicato un sostituto o data motivazione dell’assenza. È il bue che dà del cornuto all’asilo. Ritengo che questa maggioranza stia facendo tutto quello che è in suo possesso per svolgere le attività comunali. In Aula abbiamo cercato sempre di risolvere eventuali problematiche, nate non per dolo. Ho fatto il consigliere d’opposizione per 10 anni, le riunioni sono state sempre convocate in questo modo e abbiamo sempre lavorato così, non ci siamo mai opposti e sempre rispettato il ruolo”.
“C’è qualcuno che si diverte a fare bizantinismi e c’è chi lavora rispettando regole - rimarca Falato -. Se abbiamo sbagliato qualche volta, abbiamo cercato di spiegare e risolvere i problemi per il buon funzionamento della città. L’ordine del giorno è stato sempre presentato lì sul posto, sono stati convocati anche gli assessori per spiegare eventuali punti prima di andare in Aula”. Il portacolore di Start infine sottolinea: "Il regolamento è del 2010 poi modificato nel 2011, nel 2013 e infine nel 2023 per il question time".
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