Il concerto della pace a Gorizia, fiori e applausi per le tre violiniste russe

Il concerto della pace a Gorizia, fiori e applausi per le tre violiniste russe

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Il concerto della pace a Gorizia, fiori e applausi per le tre violiniste russe

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 14 Lug 2022
Copertina per Il concerto della pace a Gorizia, fiori e applausi per le tre violiniste russe

Palazzo de Grazia gremito per le giovani artiste, aperta la stagione di Note in città.

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Avevano detto di voler trasmettere tutte le loro emozioni con la musica e così è stato. Ieri sera, Palazzo de Grazia ha accolto con entusiasmo il concerto delle tre violiniste russe Anastasia Pentina, Karolina Shukis e Lidia Kocharyan, chiudendo così un cerchio iniziato con la vicenda dell’associazione Lipizer che le ha viste tristemente protagoniste. A chiamarle a Gorizia, quindi, è stata l’amministrazione comunale per aprire il calendario di Note in città, con un esibizione che ha voluto lanciare un messaggio di pace.

Insieme alla tre giovani, che vivono tra Bruxelles e Vienna, sono saliti sul palco anche la soprano e pianista Veronika Foia e il chitarrista bulgaro - con genitori russo-ucraini - David Dyakov. Ad accompagnarli, il maestro Umberto Tristi e il suo pianoforte, spaziando in un repertorio da Paganini a Bach, oltre a Brahms e molti altri. Esibizioni che hanno riscosso un grande successo nel pubblico, accorso in massa per l’occasione tanto che alcuni temevano di rimanere fuori a pochi minuti dall’inizio. Alla fine, tutti hanno trovato posto.

Prima di partire con la musica, il sindaco Rodolfo Ziberna e l’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti, hanno portato i saluti dell’amministrazione senza citare apertamente la Lipizer. Capitolo che ormai appare chiuso, anche per le stesse artiste che hanno deciso di non proseguire con eventuali azioni legali. Le stesse, peraltro, si sono ritrovate anche grazie a questa vicenda: Shukis e Pentina avevano studiato insieme in Austria e si erano già conosciute con Kocharyan. “Il mondo dei musicisti è piccolo” ha scherzato quest’ultima.

Grande successo anche per la chitarra di Dyakov, elogiato dal maestro Claudio Pio Liviero come uno dei migliori virtuosi a livello mondiale, nonché per la voce di Foia. La giovane ucraina, arrivata in Italia da Kiev per sfuggire alla guerra e studiare canto, si è infatti esibita con alcuni brani nonché al pianoforte con Tristi. Apprezzata la prova a quattro mani sulla Danse patetique composta dallo steso maestro, nella sua prima esecuzione assoluta. “La musica si esprime anche senza parole e non possiamo ritiragli il passaporto” il monito lanciato in apertura.

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