la corsa
La Collio Brda Classic riparte da Cormons, bici d'epoca sul confine

Ritorna l'appuntamento per gli amanti del cicloturismo vintage, partecipanti anche dal resto d'Italia e Mitteleuropa. Il percorso di 50 chilometri.
Pronta ai blocchi di partenza la sesta edizione della Collio Brda Classic, manifestazione non agonistica di ciclismo d’epoca promossa e organizzata dall'asociazione Autoktona, grazie ad un gruppo di partner, in programma domenica 17 settembre. Il progetto, nato nel 2017 su iniziativa del caprivese Marco Marangon, socio di Autoktona e appassionato di ciclismo, è cresciuto negli anni, con una partecipazione attesa per l’edizione 2023 di circa 200 ciclisti che per gran parte arrivano da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Austria, Slovenia, Croazia, ma sempre più numerosi anche da Germania, Francia, Svizzera e Lombardia.
Tutti sono arrivati adeguatamente equipaggiati con mezzi e abbigliamento vintage: bici da corsa su strada costruite fino al 1987 incluso, sia con cambio che senza cambio, e abbigliamento e accessori d’epoca o d’ispirazione, ovvero maglie e calzoncini di lana, evitando di mettere in vista indumenti con materiali tecnici di recente manifattura. Un progetto suggestivo per chi partecipa e per chi assiste, gestito a livello amatoriale ma con passione e cura professionali, che le amministrazioni coinvolte supportano con entusiasmo. Quest’anno il villaggio di gara sarà allestito a Cormons, con uno spazio che si inserisce anche nella Festa dell’Uva.
"Un graditissimo ritorno, che speriamo porti bene" dichiara Marangon, ricordando che Cormons aveva ospitato proprio la prima edizione dell’iniziativa, nel 2017, da subito molto ben accolta dall’amministrazione. Partenza e arrivo nella cittadina dunque, con saluti istituzionali e partenza fissata alle ore 10 in piazza Libertà. Rientro atteso a ora di pranzo, dove i partecipanti saranno accolti da un ristoro organizzato in piazza XXIV maggio, in collaborazione con il Comune di Grado in collaborazione con la Pro loco di Grado, che sostiene il progetto. Il tracciato toccherà anche Capriva, Mossa, San Floriano e Gorizia.
Passaggio anche oltreconfine per Salcano, rientro a San Muro per poi andare verso Hum, Vipulzano, quindi Zegla, Ruttars, Brazzano con rientro a Cormons. Ci sarà anche il passaggio sulla nuova passerella ciclopedale sull'Isonzo, sopra il Kayak center di Salcano. L'auspicio degli organizzatori è che, in vista di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura 2025, il progetto possa contribuire nel suo piccolo a sostenere la filosofia alla base della candidatura. Il valorizzare in modo permanente racconti ed esperienze davvero unici che fanno del nostro territorio quello che è, e che conquistano sempre i nostri ospiti.
Lungo la ciclabile transfrontaliera ci sarà un primo punto ristoro ai piedi del Sabotino, in collaborazione con l’Azienda agricola Villa Vasi. Passaggio inedito, quello sul territorio dei comuni di Gorizia e Nova Gorica, che gli organizzatori auspicano più stretto in avvicinamento a GO!2025. Un secondo punto ristoro lungo il tracciato è previsto a Ruttars, in collaborazione con l’Azienda agricola Casa delle Rose. Percorso di “soli” 50 chilometri, ma con un dislivello complessivo di 611 metri e molto impervio in alcune sezioni, quelle a ridosso dei ristori in particolare. Per i più ben attrezzati, ci si potrà iscrivere anche prima della partenza.
Foto di archivio (Daniele Tibaldi)
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