Posti di lavoro a Gorizia, il cinema chiama: indotto da 15 milioni in Fvg

Posti di lavoro a Gorizia, il cinema chiama: indotto da 15 milioni in Fvg

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Posti di lavoro a Gorizia, il cinema chiama: indotto da 15 milioni in Fvg

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 14 Feb 2023
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L'indagine condotta su 262 professionisti, gran parte degli operatori guadagna meno di 10mila euro all'anno.

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L’industria cinematografica può rappresentare un importante volano economico per Gorizia e l’intero Friuli Venezia Giulia, ma bisogna ancora fare tanto. Questa mattina, professionisti del settore si sono ritrovati al Kinemax per discutere sui risultati del Questionario territoriale per l’audiovisivo, realizzato da Cross-border film school e Progetto sistema cinema, a cui hanno risposto 262 professionisti, aziende e associazioni del settore attive in regione. Uno strumento per capirne la portata occupazionale.

Dai risultati raccolti, è stato così elaborato un Manifesto dell’economia del cinema in Fvg, il cui modello ora si punta a replicarlo anche su Nova Gorica e dintorni. Proprio l’aspetto transfrontaliero, infatti, è stata indicata dai partecipanti come una delle opportunità più interessanti su cui investire, con la netta maggioranza di risposte favorevoli per una condivisione tra Italia e Slovenia di servizi e strutture dedicate. Una direzione su cui anche l’organizzazione nei GO! 2025 vuole puntare, come spiegato da Anka Madon.

La responsabile per le attività legate alla filmografia dello zavod è infatti intervenuta alla tavola rotonda, evidenziando come il bidbook preveda già un filone dedicato dal titolo “Cinecittà”. In questa dimensione rientra il Go film office, struttura nata l’anno scorso per favorire l’arrivo in zona di produzioni italiane o slovene. Tornando ai dati, invece, emerge un quadro piuttosto chiaro della situazione nell’estremo Nordest, dove c’è sempre più bisogno di manodopera qualificata nel settore ma i redditi non sono altissimi.

Il 35,4% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di avere un reddito medio annuo inferiore a 10mila euro. Si tratta di dati del 2021, per cui - come rilevato da Antonella Perrucci di Cross-border - sono inevitabilmente legati alla pandemia. Guardando nel complesso, però, nel 2022 le ricadute economiche delle produzioni in regione sono state superiori a 15 milioni di euro, secondo la Fvg film commission: quasi raddoppiate rispetto al 2004. Lo sforzo economico delle stesse istituzioni, comunque, va aumentato, come rilevato da Chiara Valenti Omero.

La coordinatrice della Fvg film commission ha infatti spiegato che, seppur la struttura locale sia presente da anni, ci sono realtà regionali più piccole che riescono a mettere in campo ben più risorse per attirare i set. Nell’ultimo anno, si è riusciti a stanziare la cifra record di 1,6 milioni per il Film fund ma l’obiettivo è aumentare ancora di più la cifra. Anche la Camera di commercio ha predisposto risorse ad hoc, ossia 100mila euro per il 2023 a cui si sommano quelli erogati con il Fondo Gorizia per le serie tv girate in zona nel 2022.

Proseguendo nell’analisi, emerge come le fasce d’età degli operatori sono omogenee: 18-30 e 31-40 sono entrambi il 27.4% e 41-50 il 28.1%. Gran parte risiede, domicilia o ha sede legale a Trieste e per il 65% si tratta di liberi professionisti. Il fatturato medio annuo non supera i 50mila euro per il 70% dei casi, mentre quasi metà ha iniziato la propria attività nel settore tra il 2010 e ’19. “In regione - ha commentato il direttore del Fondo audiovisivo, Paolo Vidali - abbiamo cambiato visione nel sostegno alle imprese”.

“I talenti - ha rimarcato - c’erano già ma negli ultimi 15 anni sono state le imprese a strutturarsi”. Omero ha poi rimarcato la necessità di far sì che le produzioni che arrivino si impegnino ad assumere maestranze locali, mentre Ivan Gergolet, regista e tra i fondatori della Cross-border, ha rilevato come “è aumentata la richiesta di lavoro per gli attori rispetto a prima del Covid”. Ora si attende un’analisi del settore parallela nella vicina Slovenia, per poter mettere a confronto i due modelli e capire come far integrare le diverse strutture esistenti.

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