Centri islamici a Monfalcone: il Comune notifica il ricorso al Consiglio di Stato

Dopo l’annuncio della decisione di giunta ad agosto scorso, stamattina è stata formalizzata la richiesta di revisione delle decisioni del Tar.

Stamane, l’amministrazione comunale di Monfalcone ha provveduto a notificare gli appelli contro le sentenze pronunciate dal Tar che riguardavano le ordinanze dirigenziali adottate dal Comune nei confronti dei Centri Culturali Islamici Baitus Salat e Darus Salaam. Lo si apprende da una nota divulgata dall’ente alcuni minuti fa.

«L’amministrazione – si legge nella nota - ritiene del tutto legittime le proprie ordinanze emanate a tutela dell’interesse pubblico e di conseguenza si è rivolto al Consiglio di Stato per chiedere la revisione delle decisioni del Tribunale Amministrativo Regionale ritenute in contrasto con le norme che regolano la pianificazione territoriale vigente».

La presentazione del ricorso al Consiglio di Stato è stata annunciata il 7 agosto scorso dalla giunta comunale. «La nostra azione si muove nella logica del rispetto dello Stato di diritto – commenta l’assessore Anna Maria Cisint - in quanto riteniamo che l’utilizzo degli spazi che sono stati adibiti a centri di preghiera devono rispettare le normative edilizie, oltre che quelle urbanistiche, che si applicano per tutti i cittadini. Peraltro, tale violazione determina anche riflessi sull’incolumità pubblica per effetto dei problemi derivanti dal consistente afflusso in aree e zone non attrezzate a questo fine».

«Le istituzioni devono agire in una cornice di legalità e di tutela degli interessi generali a beneficio di tutta la comunità e di conseguenza abbiamo ritenuto doveroso fare appello alle decisioni del Tar» così Cisint in chiusura.

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