«Aggressione Ucraina lontana dai valori di pace», domani il sit-in a Gorizia

L'associazione condanna l'aggressione, spunta una bandiera russa davanti al municipio.

L'Azione cattolica di Gorizia parte dall'appello di Papa Francesco per esprimere la propria vicinanza "a tutta la comunità ucraina vittima di questo attacco brutale subito da parte della federazione russa, che ha chiaramente degli interessi geopolitici ben precisi e che attua una politica estera espansionista lontana dai valori europei della fratellanza, della pace e della democrazia". Ricordando le parole del pontefice, l'associazione parla di "un attacco, una guerra che non lascia preludere buone notizie e sviluppi positivi nel breve periodo sullo scenario internazionale".

"Vorrei appellarmi a tutti - così Francesco al termine dell'udienza generale di mercoledì scorso -, credenti e non credenti. Gesù ci ha insegnato che all'insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio: con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare il prossimo 2 marzo, mercoledì delle Ceneri, una giornata di digiuno per la pace". Ac chiede che "l’Europa favorisca un percorso di dialogo che abbia come fine ultimo il vivere bene insieme, nella costruzione di un mondo capace di far tesoro degli errori del passato e dalle tentazioni nazionalistiche o di restaurazione di imperi".

"Siamo altresì vicini al popolo russo - rimarca il sodalizio -, che siamo sicuri non sostenga, nella sua maggioranza, questo terribile atto di violenza contro uno stato legittimamente riconosciuto dalla comunità internazionale e la sua popolazione inerme in particolare donne, bambini ed i più deboli. In un momento cosi angosciante un pensiero particolare deve andare anche a tutti i cittadini e cittadine ucraine che vivono tra di noi e che ci sostengono quotidianamente in un prezioso servizio ai nostri anziani e alle nostre famiglie".

"La storia ci insegna - ancora la posizione -, ed il nostro territorio di confine ne è la testimonianza, che sono possibili percorsi proficui di pace attraverso il dialogo e l’impegno convinto di tutti. 'La Guerra è una follia', non dimentichiamo le parole del Santo padre al Sacrario di Redipuglia nel 2014. Il digiuno e la preghiera richieste dal Papa a tutti noi, dimostrino che 'ci importa dei nostri fratelli'" conclude Azione cattolica. Nel frattempo, la comunità locale si mobilita per schierarsi contro la violenza, a partire dalla manifestazione di domani al parco della Rimembranza.

Sempre per quanto riguarda il mondo cattolico, mercoledì 2 marzo - primo giorno di Quaresima - le comunità della diocesi si raccoglieranno in preghiera per la pace, chiedendo al Signore che le armi tacciano in tutta l’area e riprenda il dialogo fra quanti hanno la responsabilità della guida dei propri Stati. In tale giornata, inoltre, in tutte le chiese i fedeli saranno invitati ad un gesto di solidarietà nei confronti delle popolazioni Ucraine ed in particolare delle migliaia di profughi che in queste ore sono state costrette ad abbandonare le proprie case.

Le offerte raccolte saranno trasmesse alla Caritas diocesana e finalizzate agli interventi individuati da Caritas italiana secondo anche le specifiche richieste provenienti dalle Chiese dell’Ucraina. In città, infine, a qualcuno non è sfuggito un particolare apparso nelle ultime ore: da una finestra di piazza del Municipio è infatti comparsa una bandiera russa (nella foto sotto). Il tricolore è stato posto all'ultimo piano di una palazzina all'angolo con via Mazzini, davanti a Palazzo Attems-Santa Croce.

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